Eterno Edin, Dzeko Tribute. Quando spettan storia e carriera decidere le grandi occasioni. Ancora una volta

Sempre nel segno di Edin. Carriera straordinaria. 37 anni e non sentirli. Tutti si aspettavano la Lula, ma finita la lunga sosta il perno resta sempre lui. E lui la decide. Decide la gara più attesa di inizio anno, lo scontro diretto tra Inter e Napoli. Tra sponde, movimenti, gol pesanti.

Struttura e carriera internazionali, ha vinto da protagonista tra Germania e Inghilterra, adesso spera di farlo, dopo tanti anni, pure in Italia. E se lo meriterebbe. Movimento perfetto su cross di DiMarco ad incornare Napoli e mentore Spalletti, ingannando due volte Rahmani tra attacco al primo e scelta del secondo palo, una zuccata fortissima su cui il povero Meret proprio nulla ha potuto.

L'urlo, quello che ha fatto esplodere la Nord. L'urlo, lo stesso del triplice fischio. Scovato dalle telecamere, meritatamente, in copertina. Stremato, ma in piena adrenalina. In panchina, col giaccone, sfinito, al servizio dei compagni. Uomo spogliatoio, mai una parola fuori posto. Trascinatore tecnico. Mai più probabilmente 20 e passa gol, ma tutti quanti pesanti. Punto di riferimento per tutta la Pinetina ormai, un anno e mezzo dopo. Col ritorno di Lukaku e quello di Lautaro post sbornia Argentina, assieme a Correa stesso, Inzaghi vanta un parco attaccanti straordinario. Ecco perchè, registrata la porta, l'Inter può sognare la Remuntada. Così come Milan e Juve, le tre del Nord in scia del Napoli.