Magicamente Paulo Dybala

a cura di Matteo Corona

Il sinistro magico di Paulo Dybala ha senza dubbio tratti e sfumature meravigliosamente cristallini. Da poco laureatosi Campione del Mondo siglando uno dei rigori decisivi che hanno piegato la Francia, compiendo tra l'altro un recupero difensivo decisivo su Mbappe nel secondo tempo supplementare, la Joya, che in questa stagione sta letteralmente trascinando la Roma sotto molteplici punti di vista, da anni illumina le gare del campionato italiano attraverso guizzi deliziosi e giocate tecnicamente sopraffine. L'evoluzione del numero 21 dei giallorossi è stata significativa. Se negli anni di Palermo formava con Vazquez nel 3-5-2 di Iachini un tandem d'attacco atipico ma terribilmente incisivo, alla Juventus il suo raggio d'azione si è notevolmente abbassato e la sua posizione dalla porta si è sempre di più allontanata, fino all'arrivo di Maurizio Sarri. È fondamentale sottolineare con vigore un aspetto a tal proposito. Il primo anno di Dybala alla Juventus, che coincide con la seconda annata di Max Allegri nella conduzione tecnica di Madama, è uno dei suoi migliori statisticamente parlando e non solo. Gioca 46 partite segnando 23 reti, di cui 19 in Serie A. Ma andiamo per gradi. La Juventus, reduce dalla finale di Champions League, probabilmente con la squadra più forte dei nove scudetti consecutivi, rivoluziona tutto: Pirlo, Vidal e Tevez salutano il corso juventino ed il centrocampo bianconero non tornerà più a toccare (fino ad oggi) quegli eccelsi livelli. Squadra di giovani e ambizione. Allegri, dopo una partenza horror, trova il bandolo della matassa: 3-5-2 con Dybala e Mandzukic lì davanti. Risultato? Recupero straordinario sul Napoli e due titoli: Scudetto e Supercoppa italiana (proprio l'argentino e il croato stendono la Lazio ad inizio stagione). Premesso che la tecnica di cui è dotato gli consente di occupare ogni posizione sul fronte offensivo con esiti brillanti, sento di esprimere una considerazione personale: il ruolo di seconda punta con accanto un classico nove ha sempre trasmesso a Dybala una luce differente in mezzo al campo. Non solo assist, movenze d'alta scuola e invenzioni magiche, ma anche tanti gol. L'immagine simbolo di quanto espresso, è il primo gol che Dybala realizza in Champions League contro il Bayern Monaco nell'andata degli ottavi di finale, Mandzukic protegge il pallone e scarica sapientemente sulla Joya che, di mancino, trafigge Neuer sul primo palo. Attenzione, non è il gol più bello di Dybala poiché ne ha realizzati altri di un'elevatura incredibile, ma è quello che racchiude a pieno tutte le sue caratteristiche, non solo da fantasista ma anche da attaccante. 

Ho avuto il privilegio di chiedere ad Alessandro Del Piero quale fosse la posizione migliore di Dybala e la sua risposta è stata questa: 

 

 

Nella stagione 2016/2017 Dybala raggiunge il picco in termini di prestazioni in Europa, realizzando una doppietta micidiale nella celebre partita vs il Barcellona di Messi. 3-0 all'andata, probabilmente il punto più alto anche di Allegri insieme alle gare della semifinale di Champions League stagione 2014/2015 contro il Real Madrid. Celebre perché da lì in poi il paragone con la Pulce si fa sempre più insistente, i bianconeri approderanno poi in finale sempre contro i blancos in cui Dybala come tutti i bianconeri del resto non riuscirà a ruggire. Va detto che quel Real è stata una delle cinque squadre più forti almeno degli ultimi venti anni. Nonostante alcune critiche un pò eccessive, nella stagione seguente Dybala ottiene la sua miglior annata in termini realizzativi. Gli ultimi anni del primo Allegri, vedono Dybala costretto a lottare contro vari acciacchi fisici, inoltre complice l'arrivo di altri componenti in zona offensiva, su tutti Cristiano Ronaldo, la Joya viene schierato sempre più lontano dalla porta, arrivando ad essere spesso l'unico faro nell'impostare la manovra nella zona nevralgica, vista l'assenza di centrocampisti all'altezza. Sintetizzando, viene portato all'estremo in termini di arretramento di posizione la funzione di raccordo tra centrocampo e attacco che Dybala è chiamato a svolgere. L'arrivo di Sarri cambia però le cose: Dybala torna nella sua posizione ideale, giocando anche da prima punta, non a caso è decisivo nelle gare Scudetto vs l'Inter ma risulta anche l'MVP della stagione 2019/2020 grazie al suo valore indiscutibile.

Dybala, con Roberto Baggio, è il nono miglior marcatore della storia della Juventus con 293 presenze e 115 reti, con 12 trofei.

 

Per quanto mi riguarda, dovendomi sbilanciare, considerando la tecnica, la magia, il dosaggio del pallone e il modo in cui lo accarezza e lo elabora, Paulo Dybala è uno dei calciatori più forti della storia del nostro campionato, e chiaramente dopo le leggende indiscusse si merita un posto anche a livello internazionale. L'opinione pubblica ha spesso criticato ingiustamente un ragazzo che può vantare una bacheca dal valore difficilmente raggiungibile: Mondiale (dove comunque ha dato un contributo nel momento più importante), Copa America, Scudetti dove è spesso è stato decisivo nelle partite chiave (il gol alla Lazio nel 2018 all'ultimo istante, sempre quella stagione un assist al bacio ad Higuain nella gara del San Paolo vs il Napoli, le partite vs l'Inter nell'anno di Sarri, match winner nel 2015/2016 contro Milan, Roma ecc... e via dicendo) e i vari titoli nazionali con la Juve, con cui è diventato anche il miglior marcatore nella storia della Supercoppa italiana. Guizzi, invenzioni, dribbiling, giocate, numeri dal cilindro incredibili e preziosi che pochi altri hanno la fortuna di manifestare, madre natura ha baciato in maniera meravigliosa il talento di Dybala. Senza voler banalizzare minimamente, la Champions mancata del 2017 contro il fortissimo Real Madrid ha sicuramente pesato nel giudizio sulla carriera dell'argentino, partita in cui Higuain stesso ha faticato terribilmente. Aspettative giustamente elevate ma erroneamente poste sullo stesso piano di gente come Messi e Cristiano Ronaldo. Per quanto espresso, Dybala merita un posto nel panorama calcistico dietro ai mostri sacri, e a dirlo non è solo il suo talento ma dati oggettivi. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=t1GGIMO4Ef4