Alvaro Morata, la gemma preziosa per la Juventus

Probabilmente in molti sottovalutano il valore di Alvaro Morata. La Juventus stessa, che lo ha riaccolto questa estate dall'Atletico Madrid, aveva infatti virato su altre piste in precedenza, interrotte per vari motivi - su tutte quella che portava a Luis Suarez, andato poi a sostituire proprio Morata nei Colchoneros -. Se consideriamo la carriera della punta spagnola, senza dubbio la stagione 2014/2015 è stata quella più esaltante, e non tanto per i gol, quanto per il peso specifico delle realizzazioni. Praticamente Morata è stata l'arma in più in Champions League, il tassello inaspettato che è sbocciato nelle grandi sfide con il Dortmund e proprio il Real Madrid. Sono infatti da ricordare i suoi centri nella doppia sfida con i blancos - l'acuto al Bernabeu decisivo dopo la rete di Ronaldo - ma anche il ruggito del momentaneo pareggio in finale contro il Barcellona, all'epoca squadra stellare dove spiccava il tridente Messi-Suarez-Neymar. Il primo anno a Torino è incredibile, l'incidenza in Europa è da considerare quasi irripetibile - se non fosse per il trionfo a Berlino sfumato -. Anche la seconda stagione, soprattuto in Europa, non è affatto male: oltre al gol decisivo con il City all'Etihad stadium nei gironi, Morata al ritorno col Bayern Monaco è protagonista di un'azione da fenomeno, una percussione incredibile che culmina con l'assist al bacio per Cuadrado, autore di un gol altrettanto pregevole. I bianconeri usciranno poi ai supplementari, complice anche l'acuto dell'ex Coman.

Alvaro, che succede? Il Real lo riscatta e lui, dopo la Decima, vince un'altra Champions, proprio contro la Juventus. Morata è però chiuso da un attacco fenomenale che, quella stagione, vede un certo Bale sedere in panchina per dar spazio al tandem CR7-Benzema, con Isco ad aggirarsi e a svariare sulla trequarti. Si presenta il Chelsea alle porte del Madrid, con un'ingente somma di denaro per acquistarlo. Il rapporto con i blues non sboccerà mai, e ne risente anche il rapporto con la Nazionale. Morata torna in Spagna, questa volta all''Atletico. Le performance migliorano, ma manca sempre la scintilla per posizionarlo vicino ai grandi attaccanti. 

Il bianconero nel cuore - E' innegabile che ci sono legami solidi e speciali tra calciatori e determinati squadre. L'amore di Morata per la Juventus, Torino e l'Italia è noto già da tempo. Fermo restando che gli attuali campioni d'Italia hanno vissuto varie luci ed ombre nell'annata in corso, il dato oggettivo è che Morata, quando è stato presente, ha sempre fornito un contributo utile e prezioso alla causa juventina. Qualche tempo fa, Allegri in un'intervista negli studi di Sky Sport, ne aveva esaltato le caratteristiche idonee a farlo giocare con qualsiasi giocatore lì davanti. E' infatti proprio questa la dote