Fuoco Antonio Conte, destinazione Serie A: quale piazza riaccenderà a giugno?

A quasi un anno di distanza dal suo polemico e logorante addio al Tottenham è tornato a parlare alla stampa britannica, in particolare in questo caso al Telegraph, Antonio Conte. Il tecnico italiano è rimasto fermo: stanco dopo la seconda esperienza estera, addolorato dalle sofferte scomparse di Ventrone, Vialli e Sinisa. Aveva espresso il desiderio di passar più tempo con la sua famiglia, veder crescere da vicino la sua piccola Vittoria che da bimba diventa sempre più adolescente. Così come al contempo, calcisticamente e tecnicamente, non aveva più alcuna intenzione di entrare e rilevare una squadra in corsa. Per questo, nonostante sirene azzurre e rapporto d'amicizia col presidente del Napoli, ADL, è rimasto ancora fermo. Aspetta giugno, aspetta la giusta opportunità.

MILAN? Secondo alcune voci di corridoio qualcuno lo lega già al Milan, la terza grande del nostro calcio che non ha mai allenato. Rapporti di stima con Ibrahimovic, club che punta a costruire una squadra giovane e futuribile, diversa dall'immediata esigenza contiana di competere per vincere subito. In più c'è Stefano Pioli che silenziosamente, comunque, sta ricostruendo. E l'inizio del 2024 rossonero, tra amnesie e carestia difensiva, è stato comunque piuttosto fertile. Per questo il Milan va senz'altro considerato una pista ma, argomentazioni sviluppate e presente alla mano, non è ancora stato sottoscritto alcun contratto. Può essere una pista, sì, senz'altro. Ma non l'unica, assolutamente.

NAPOLI? Perché c'è un Napoli chiamato a ricostruire. ADL stima Antonio. I due sono amici. Si vedono, si sentono, discutono. Non è un mistero. Per Conte il Napoli non è un sogno: per questo, oltre alla possibilità respinta di prelevare il club a metà stagione per premesse in apertura d'articolo come quella forte volontà di non subentrare in corso d'opera, non è priorità. Evidentemente ambisce ad altro. Anche perché conoscendone indole e spiccato narcisismo calcistico, non sarebbe comunque lui il primo a scrivere storia azzurra nel nuovo millennio. E' stato, l'ha scritta, l'ha fatta il commissario tecnico della nazionale italiana.

ROMA? Chi deve capir come ricostruire post Mourinho c'è pure la Roma dei Friedkin, che col tempo finalmente estingueranno sempre di più i debiti con l'Uefa ereditati dalla gestione Pallotta e pian piano vanteranno più disponibilità di scelta sul mercato. Conte vuol vincere subito: vuol gente pronta e fatta. Al massimo progetto a vincere al secondo anno. Ma ha comunque sempre espresso quanto e come, perché no, sarebbe stuzzicato dal poter lavorare in un certo tipo di piazze, così passionali.

..JUVE? Il sogno nel cassetto, anche se non lo ammetterà mai, nonostante quello che per tanti scegliendo l'Inter 4 anni fa si trattò di un vero e proprio tradimento, è quello di tornare alla Juve. Ora. Con ogni probabilità il sogno scudetto è sfumato. Allegri vanta ancora un anno di contratto. Max è uno dei tecnici più vincenti della storia bianconera ed a livello di critica meriterebbe più rispetto. Il suo calcio non affascina, ma i risultati restano dalla sua parte. Chiudere l'anno tornando in Champions e magari vincendo la Coppa Italia andrebbe considerata comunque un'annata più che positiva. La scelta la farà Giuntoli, la farà il club. Ma ribaltoni non possono escludersi a priori: ecco perché la Juve, quell'eterno fuoco contiano vecchio stampo, diventa la pista da film che può trasformare il climax. Vietato escluderla, anche perché certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.

SERIE A Con ogni probabilità sarà Italia. All'estero, complice rendimento europeo storicamente deludente e scarsa affinità caratteriale a sposare con tranquillità (carattere a tratti spiccatamente turbolento) un progetto a lungo termine (senza considerare metodi d'allenamento che straordinariamente ripagano sul corto, logoranti sul lungo come rapporti coi calciatori stessi), ha perso reputazione. Qualcuno ha sussurrato potesse interessare al Bayern come post Tuchel, in realtà solo a Conte può interessare il Bayern. Per motivi ampiamente spiegati all'interno dell'articolo resta complicato pensare opposto e contrario. Le grandi istituzioni europee da sempre fanno altre scelte. Ora più che mai. Con l'Inter fuori dai giochi con Simone Inzaghi chiaramente blindato, il futuro di Antonio Conte siederà su una delle quattro panchine descritte. Tornerà in Italia. Antonio Conte resta fuoco, dentro e fuori. E sarà pronto ad incendiare ancora la Serie A.