Sassuolo-Roma, Fonseca svela i motivi della cessione di Florenzi

Matteo Corona

Trigoria

La Roma, reduce da una settimana particolare, si appresta ad affrontare l’ostica trasferta di Reggio Emilia col Sassuolo. Dal rammarico per non aver ottenuto la vittoria nel derby con la Lazio - in una delle migliori prestazioni stagionali - fino ad arrivare agli acquisti di Ibanez e dei due ragazzi spagnoli e alla “cessione” di Florenzi al Valencia. Insomma, anche nella giornata odierna, non sono mancati spunti e tematiche nella classica conferenza stampa di Paulo Fonseca

Mercato, acquisti e Florenzi

“Abbiamo acquistato tre giocatori: Ibanez, Villar e Perez. Tre calciatori giovani, che rappresentano il futuro della Roma. Florenzi è andato al Valencia per un prestito di qualche mese. Ho sempre detto che non mi piace questo mercato, perché non è facile trovare giocatori. Abbiamo giocatori esperti in squadra. Può succedere che entreranno a partita in corso, non dall’inizio. Possiamo avere queste necessità di farli giocare qualche minuto. Con Florenzi abbiamo avuto una conversazione serena e diretta. E’ un grandissimo professionista, con un grande atteggiamento da capitano. Abbiamo parlato, lui voleva giocare di più e non posso prometterglielo a nessuno. Ha avuto questa possibilità e se ne è andato per la sua volontà. E’ molto semplice. Se c’è la possibilità di un suo ritorno? Onestamente la sua cessione è dipesa dalla sua voglia di giocare di più. A fine stagione ci sono gli Europei. Non abbiamo pensato al futuro, c’è un prestito e poi valuteremo il rendimento del giocatore, anche in Nazionale. Adesso non pensiamo molto al prossimo anno. Se io sono dispiaciuto per la sua partenza? Come ho detto, io ho parlato con lui. E’ una persona con la quale sono stato sempre bene. Una relazione da capitano, di un grande professionista. Ho una grande ammirazione per i suoi comportamenti. Io capisco il football, oggi è Florenzi, domani sarà un altro giocatore. Io debbo pensare alla migliore soluzione per la Roma. Desidero il meglio per lui. Kalinic? Non è facile trovare un attaccante in questo momento, ha sei mesi di lavoro con noi. Per arrivare ad un attaccante di qualità c’è bisogno di tempo. Se cambiamo deve esserci un giocatore pronto per giocare”. 

L’avversario

“Devo dire che il Sassuolo è la squadra che mi piace di più. Mi piace il coraggio, hanno qualità offensiva e se gli lasciamo giocare può essere complicato. Mi aspetto una partita aperta, perché sono due squadre che vogliono attaccare”.

 

Derby, poco cinismo sotto porta e l’errore di Pau Lopez

“Speriamo che facciano gol tutti. La squadra crea sempre molte occasioni. Devo essere onesto, questa capacità nello scegliere l’ultimo momento dipende dal livello d’esperienza. Under e Kluivert, per esempio, sono giovani. Col tempo miglioreranno. Non ho parlato con Pau Lopez perché stata una questione tecnica. Marco Savorani ci ha parlato dal punto di vista tecnico. Non ho bisogno di parlarci, è un grande portiere. Non ho bisogno di fargli sentire la mia fiducia, sa che sono molto fiducioso nei suoi confronti”.

 

 

 

 

 

Il momento dei singoli e l’atteggiamento 

Santon è in buon momento, Peres sta migliorando. Offensivamente è molto forte. Cetin non è un terzino, ma può giocare. Abbiamo Spinazzola che può giocare in entrambi i lati. Non gli piace giocare a destra, ma se abbiamo bisogno ci può giocare. Può succedere che l’avversario si debba adattare a noi, ma anche che noi dobbiamo adattarci a lei”.