Siamo forse giunti ai titoli di coda. E se fallimento è stato, in questo caso un fallimento chiamato Manchester United, con ogni probabilità è giusto parlare di fallimento pur chiamato Cristiano. Fallimento del nuovo matrimonio, quello 2.0. Come si dice in questi casi, in un gergo e/o lessico chiamato vita, non sempre funzionano le minestre riscaldate. Il secondo matrimonio tra Man United e CR7 sembra esser giunto ai titoli di coda.
Bomba e sfogo Cristiano: attacco a Man United e Ten Hag! Frattura totale, fine del matrimonio 2.0?
Ed il colpo giornalistico, obiettivamente, l'ha realizzato il SUN. Noto tabloid, clamorosa apertura del lunedì mattina con l'intervista esclusiva al pluricampione portoghese. Le parole sono forti, fortissime, proprio alla fine delle ultime gare di club, in procinto del famoso Mondiale di Qatar 2022.
"Sono stato tradito, mi sono sentito tradito. Ho accettato di tornare al Manchester United per legame storico, amo il club, sono stato convinto dalla figura di Ferguson, ma la pura e semplice verità è che il club non ha registrato alcun minimo tipo di progresso da quando Sir Alex lasciò anni fa. La proprietà non mostra alcun interesse verso il club, così non pensano possano tornare al top della Premier nei prossimi due o tre anni. Quest'anno in tanti non mi volevano, nemmeno l'anno scorso. Non rispetto Ten Hag, perchè lui non ha rispettato me. Non solo lui, anche diverse figure in dirigenza. Il club non mi ha rispettato, specialmente durante gravi problemi familiari. Mi sono sentito tradito. Il mio ritorno al Manchester United è stato dunque fallimentare".
Sempre stato in silenzio, Cristiano è tornato a parlare. A sparare, a far luce sulla sua situazione. E non può essere un caso la datazione, la scelta del momento, di tali dichiarazioni. Il calcio dei club termina almeno per un mese e mezzo, partirà con la sua Nazionale. Parole che scavano un solco difficilmente rimediabile, parole che sanno tanto di addio, a questo punto palesemente desiderato da entrambe le fazioni. Ha attaccato tutti, dal primo all'ultimo. Ha minato dirigenza, ha minato ambizioni del club, ha minato Ten Hag, ha di fatto sfiduciato il progetto, le ambizioni dei Diavoli Rossi nei prossimi anni. S'è sentito pecora nera e prima di andarsene, sembra proprio palesemente così, ha voluto di sua iniziativa parlare ai tifosi, di tutto e di più, di quanto nella sua versione ingerito e digerito per mesi. Considerando critiche e contestazioni dei suoi ex compagni di squadra, tra Rooney e Neville. C'è chi sostiene che il Man United adesso possa chiedere danni, c'è chi sostiene come e quanto Ten Hag decida di lasciarlo fuori rosa a tempo indeterminato, c'è chi sostiene come e quanto attraverso queste parole Cristiano addirittura sogni di esser licenziato, lasciato libero. Anche perchè minando e contestanto il processo di un club, le sue strutture, suggerendo quanto e come sarà complicato rivedere il suo vecchio cuore rosso in vetta al campionato nei prossimi anni, si attacca direzione e spogliatoio Ten Hag.
Non siamo qui, non è questo articolo o sede per emanare giudizi, opinioni. Ma stavolta solo per raccontare e narrare fatti. Il desiderio reciproco, palesemente, adesso diventa comunque solo uno: separar reciprocamente le proprie strade. Ronaldo vuole andar via e voleva chiudere il capitolo, il Man United proseguirà la sua ricostruzione giovani e Ten Hag senza di lui. Quello che forse hanno sempre voluto, farne a meno, far a meno di una figura così ingombrante. Cristiano Ronaldo e Man United, c'eravamo tanto amati.