Finali Champions, i 9 difensori a segno nell’atto conclusivo: non solo Ramos

Determinare una finale di Champions è un’attitudine speciale. Da questo punto di vista, gli attaccanti - o comunque i calciatori offensivi - per ovvi motivi sono avvantaggiati. Tuttavia, a partire dal 1992/1993 - stagione in cui la Coppa dei Campioni diviene ufficialmente l’attuale Champions League - non sono mancati casi di difensori goleador. Se pensiamo - prendendo in considerazione questo lasso di tempo - che “solo” sette attaccanti sono riusciti a siglare una doppietta nell’ultimo capitolo della massima competizione del vecchio Continente, ci rendiamo conto di come alcuni centrali difensivi o terzini siano in grado di sfoderare personalità e sostanza quando la posta in palio è elevata. Ma andiamo a scoprire chi si è imposto in questi momenti. Breve premessa: in due occasioni la gioia della rete non ha coinvolto solo un componente della retroguardia…

Basile Boli: Marsiglia-Milan 1-0, Olympiastadion-Monaco di Baviera, 1992/1993

L’eroe inatteso

La squadra di Fabio Capello non ruggisce, sciupando varie occasioni. I francesi, invece, si dimostrano più pragmatici e concreti. Boli, difensore centrale del Marsiglia, si rende protagonista di una prestazione indimenticabile, una performance storica. È suo il colpo di testa, durante un calcio d’angolo sul calare della prima frazione, che regala la Champions ai biancazzurri. Risultato grandioso, considerando la forza del Milan in quel periodo.

Marcel Desailly: Milan-Barcellona 4-0, Stadio Olimpico Spyros Louīs-Atene, 1993/1994

Poker sontuoso

Praticamente la partita perfetta del Milan di Fabio Capello, che asfalta il Barcellona di Cruijff. A indirizzare il match immediatamente nel verso giusto è Massaro: l’attaccante sigla una doppietta letale, facendo accusare il colpo ai catalani. Savicevic e Desailly chiudono i conti. Il francese mette il punto esclamativo sulla gara: destro pennellato egregiamente. Pur giocando nella zona nevralgica in quell’incontro, l’ex numero otto rossonero viene spesso schierato nel cuore della difesa per far partire l’azione.

Lúcio: Bayer Leverkusen 04-Real Madrid 1-2, Hampden Park-Glasgow, 2001/2002

Super stacco

I tedeschi provano a contrastare il valore stellare dei madrileni, ma non è sufficiente. Lúcio risponde a Raul, pareggiando momentaneamente i colpi con un grande stacco sugli sviluppi di un calcio di punizione. L’ex giocatore dell’Inter dimostra spiccate doti aeree nella sua carriera, complice una fisicità imponente. A rimettere le cose nel binario giusto ci pensa Zidane: gol capolavoro al volo, una perla rarissima. Le merengues tornano a esultare.

 Paolo Maldini: Milan-Liverpool 5-6 (d.c.r), Stadio olimpico Atatürk-Istanbul, 2004/2005

“Anzianità”=velocità

Capitan Paolo Maldini, dopo soli cinquantuno secondi, segna il gol più veloce in una finale di Champions. Tra l’altro, il numero tre diviene anche il più anziano a timbrare il cartellino nell’atto conclusivo. Crespo firma poi una splendida doppietta, ma è un’illusione amarissima. La ripresa è infatti folle: il Liverpool recupera con Gerrard, Smicer e Xabi Alonso. I Reds, ai rigori, completano un’impresa storica e incredibile.

 Juliano Belletti e Sol Campbell: Barcellona-Arsenal 2-1, Stade de France-Saint-Denis, 2005/2006

Il Gigante inglese e il jolly brasiliano

I Gunners disputano un match eroico, considerando l’espulsione dopo diciotto minuti di Lehmann. Tutti aspettano Henry, ma arriva Sol Campbell con un stacco imperioso. I londinesi resistono fino al 76’, minuto in cui Eto’o finalizza con un ottimo guizzo. In mezzo a campioni dalla classe incredibile, come Ronaldinho, è un altro brasiliano a decidere: Juliano Belletti, entrato nella ripresa. Il terzino è abile nell’inserimento e nel tiro che manda in paradiso i catalani.

 Diego Godin, Sergio Ramos e Marcelo: Real Madrid-Atletico 4-1 (d.t.s.), Estádio da Luz-Lisbona, 2013/2014

Garra, miracolo e ribaltamento

Inimmaginabile, o meglio impensabile. Nei tempi regolamentari salgono in cattedra i due difensori centrali dei rispettivi club madrileni. Godin sfrutta un’uscita incerta di Casillas, mentre Sergio Ramos segna agli sgoccioli portando i blancos ai supplementari. Entrambe le realizzazioni avvengono sugli sviluppi di un corner. Ci pensano poi Bale, Marcelo e Ronaldo a sancire la fine e a consegnare la Decima ad Ancelotti. Nelle cinque realizzazioni totali, ben tre sono timbrate da difensori.

Sergio Ramos: Real Madrid-Atletico 6-4 (d.c.r), San Siro-Milano, 2015/2016

 Nessuna sorpresa, tutto nella norma: lo spagnolo entra nella storia

A questo punto è superfluo commentare col termine di inaspettato. Ramos trasforma cose straordinarie in ordinaria amministrazione, ruggendo ancora in finale, nuovamente contro i rivali Colchoneros. L’anima del Cholo non è però agevole da domare e Carrasco pareggia - dopo l’errore dal dischetto di Griezmann -. Si arriva ai rigori. Ronaldo segna quello decisivo: è la prima delle tre Champions consecutive di Zidane. Quasi dimenticavamo: Ramos diventa il primo difensore a far gol in due finali.