La notte del cataclisma epocale. La notte dell'addio. L'addio più importante, più clamoroso, più inverosimile di sempre. Di chi ama, adora e annusa questo sport, di chi ha vissuto il Football degli anni 2000, di chi ha avuto il piacere e l'onore di apprezzare e accarezzare le sue giocate dal vivo almeno una volta nella vita. Signori, Leo Messi sta lasciando il Barcellona. Stavolta veramente. Stavolta a dispetto delle chiacchiere da bar degli ultimi 20 anni. Un cataclisma più unico che raro, probabilmente la notizia di mercato più importante degli ultimi 20 anni.
Anni di delusioni, difesa inesistente, investimenti sbagliati. Prima Roma, poi Liverpool, fino all'umiliazione di Lisbona, un 8-2 che decreta e sancisce il fallimento definitivo di una società ormai lontana parente di quella che fino a pochi anni stravinceva in Spagna ed in Europa, rivoluzionando questo sport, scrivendo luccicanti pagine di storia a lei e alla sua Nazionale. E lui s'è tenuto tutto dentro: riconoscenza al club che l'ha cresciuto, allevato, che gli ha cambiato la vita. Un club da cui ha avuto tutto ma a cui, per carità, ha pure consegnato tutto. Ma proprio tutto. E allora, quando sarebbe stato più semplice chiudere la carriera in Blaugrana per coronare una delle più belle storie d'amore del calcio moderno a 33 anni suonati, arriva la decisione più incredibile: quella di lasciare, davvero.
E qui arrivano veleno, polemiche, clausole, tribunali. Di tutto, davvero di tutto. Lionel Messi ha chiesto la cessione. O meglio, la esige. E la vuole ottenere. Come? Attraverso una clausola che lo liberebbe dal Barcellona assolutamente gratis, rendendolo di fatto sempre padrone del suo cartellino. Una clausola valida ogni anno fino a 10 giorni dopo del termine della finale di Champions appena giocata. Il punto è che quest'anno si sarebbe dovuta giocare il 30 maggio, non a fine agosto. Per questo, nonostante si sia giocata solo domenica, la clausola potrebbe non essere più valida. La dirigenza del Barcellona, scioccata, valuta il tribunale, dove sicuramente finirà questa vicenda, a meno che Leo non torni sui suoi passi. Il padre ha confermato il tutto, le parole e tweet di Puyol, emblema blaugrana, un segnale inequivocabile: "Hai tutto l'appoggio, amico mio". Un segnale davvero inequivocabile. Segno di come quel Barca non esista più. Il fallimento totale di Bartomeu, uomo a capo del club con le sue decisioni e l'affidamento di una delle panchine più prestigiose della storia a gente davvero qualunque. Messi non c'ha visto più, e l'accompagnamento di Puyol, capo fedeltà blaugrana, ne è la giusta dimostrazione morale. E Bartomeu potrebbe presto rassegnare le dimissioni, già domani o addirittura nella notte, anche perchè il comunicato del club che si scaglia contro Leo non porta la sua firma. Insomma, il delirio. Nel senso più negativo del termine possibile. Sta succedendo di tutto, quel tutto che vi racconteremo.