Sarà derby tra sceicchi: sospirone Guardiola, Man City corsaro a Dortmund. Niente remuntada ad Anfield: Madrid tosto, esperto e roccioso, saluta Klopp

Niente remuntada ad Anfield. Liverpool-Madrid si chiude a reti inviolate. Troppo pesante l'assenza del vero e proprio Top Player rosso, Anfield. Madrid esperto e malizioso, forma e morale alle stelle con una Liga riaperta che ora narra Blancos ad una sola lunghezza dall'Atletico, nemmeno la doppia cronica assenza di Ramos e Varane ha permesso a Salah e Manè di scardinare la rocciosità Madridista. Stoica la prestazione di Nacho e Militao, ma chiusi e meravigliosi protetti da Casemiro, vertice basso ed incontrista probabilmente più forte degli ultimi 10 anni di calcio internazionale. Il Liverpool, tornato in corsa quarto posto in Premier ma solo al termine di una stagione tormentatissima, è squadra da calcio verticale. E fa fatica eccome, a scatola chiusa. Incide il 3-1 dell'andata e Zidane torna in semifinale. Sorride Zizou perchè pesca la parte buona del tabellone, affronterà la matricola Chelsea, vede e medita finale, ultimi botti di un Madrid tutto esperienza e cuore che può tornare a sognare, fino alla fine. 

Ma è dall'altra parte del tabellone che tutti attendevano il derby arabo, quello tra City e PSG, tra sceicchi, ma soprattutto nuovo scontro diretto tra Guardiola e Pochettino, che ha quasi sempre visto sorridere l'argentino, quando contava davvero. Aspettative non tradite: impalpabile Haaland, Borussia comunque avanti con gioiellino Bellingham, ma l'ingenuità di Can consegna rigore al Man City, che, realizzato da Mahrez, scrolla pressione in piena ripresa dall'undici di Guardiola. Nel finale scioltezza, gioiello Foden, Pep abbatte la maledizione e non fa danni. vola in semifinale, sarà scoppiettante derby arabo.