Sarà l'ultimo anni di Carletto Ancelotti. L'ultimo dell'esperienza bis del plurititolato tecnico azzurro sulla panchina dei Blancos. Lui, il tecnico della decima e dell'ultima Champions. A lui si deve un immenso lavoro di transizione, quello dagli ultimi colpi del vecchi ciclo con la finale 2022 e quello dell'era straordinaria, appena iniziata. Fertile, prolifica, futurissima. Un presente già prestigioso per una squadra di marziani pronta a spiccare il volo e tornare a competere per vincere tutto già quest'anno. Un Madrid, con Florentino, stavolta tremendamente lungimirante. Ha già una squadra di giovanissimi straordinari e da qualche settimana tutti difesi, protetti, custoditi e suggellati. Già, perché oltre al campo e le gesta tecniche di una stagione partita benissimo con un girone di Champions già vinto (ne sa qualcosa il Napoli NDR) annesso alla gran vittoria in rimonta nel Clasico a Barcellona che ha proiettato Jude Bellingham sugli schermi più brillanti di tutto il pianeta, sono arrivati pesantissimi e determinanti rinnovi contrattuale.
FUTURO E FUTURO ANTERIORE Tutte le stelle della nuova generazione, elementi ruolo per ruolo tra i più forti al mondo, hanno esteso il loro matrimonio col club che oggi ambisce a dominare per un decennio e allestire una nuova radiosa era galattica. Perché oltre ad uno dei centrocampisti e fluidificanti polivalenti più splendenti e moderno-contemporanei come Camavinga, a centrocampo ha rinnovato pure una delle mezzali più forti e complete del mondo, Valverde. Entrambi fino al 2029. Per non parlare davanti dove, aspettando Mbappé, Florentino ha esteso i matrimoni con le due schegge più temibili in circolazione, il duo brasiliano tra ali più forti in circolazione, Vinicius e Rodrigo. Un vertice basso come Tchuamenì, un centrale tra i migliori come Militao. Anche lui, tra l'altro, vicinissimo al rinnovo. Restano tutti. Insomma, c'è tutto. E c'è la star assoluta, presente e futuro britannico, Jude Bellingham. Una squadra che può dominare un decennio.
FUTURO XABI? Dovesse andar via Ancelotti a fine stagione, sempre più vicino a chiudere la carriera sulla panchina del Brasile, resterà soltanto da capire chi sarà il nuovo comandante, il nuovo marinaio al timone. Più di Raul, tutte le strade portano a Xabi Alonso, tecnico del futuro, tecnico del destino. Ha rifiutato la corte estiva del Tottenham per resterà a completare la sua straordinaria opera a Leverkusen, allestendo al secondo anno di progetto una squadra plasmata a sua innovativa immagine e somiglianza, costruendo un team che possa sognare di contendere la Bundes al Bayern fino alla fine. Era un predestinato, lui, già tecnico in campo, perno del Madrid della Decima, perno della Spagna che ha vinto tutto. Cresciuto da Benitez, scelto da Mourinho, ha vinto e chiuso con Ancelotti e Guardiola. Insomma, un predestinato dai più grandi.. per il più grandi.