Liga 2019/20, Game Over: ecco tutti i verdetti

Si chiude un nuovo capitolo di Liga Spagnola, quest'anno vinta dal Madrid di Zidane, che riscatta una serie di annate e periodi deludenti dopo aver vinto 4 Champions in 5 anni nel ciclo della BBC. Madrid che torna sul tetto di Spagna 3 anni dopo, in un decennio a dir la verità a tinte più Blaugrana che Blancos. Un cambio in panchina e il fallimento dell'esperimento Setien per il Barcellona di Messi, che avrà solo la possibilità Champions per riscattare una stagione complicatissima, con tanti dubbi difensivi, un ricambio generazionale tutto da revisionare e soprattutto l'esonero di Valverde, l'uomo su cui la dirigenza aveva puntato per costruire un altro radioso ciclo terminata l'era Luis Enrique della MSN, Messi-Suarez-Neymar. Il mancato ritorno di O'Ney, prima dell'arrivo, questo sì, di Griezmann, coi tanto discussi problemi di coesistenza con Messi, poi smentiti nel finale di stagione. 

E' stata la fine dell'era Burgos a Madrid: lo storico assistente ha lasciato Simeone, la squadra ha comunque chiuso nella sua posizione naturale e, nonostante polemiche e voci di fine ciclo, ha comunque buttato fuori dalla Champions i Campioni d'Europa del Liverpool staccando meravigliosamente il pass per la final 8 di Ferragosto, quella di Lisbona. Terzo posto per l'Atletico, quarto per il Sevilla: lì Monchi sembra una sicurezza, cambia carte in tavola e scambia pozioni senza far danni, surreale, se pensiamo ai danni fatti a Roma. 

Tranquillo al quinto posto il Villarreal, conquistano egregiamente l'accesso all'Europa Sociedad e Granada. Finisce fuori pure il Getafe nonostante i grandi passi avanti fatti negli ultimi anni, nonostante il calcio provocatorio, difensivista e velenoso del suo tecnico Bordalas. Ed è delusione, per la sconfitta di Levante. Il Valencia non sfrutta il favore dei cugini e chiude sconfitto a Siviglia 1-0 addirittura all'ottavo posto: sono proprio i pipistrelli la delusione dell'anno, nemmeno l'Europa del Giovedì. Peter Lim contestatissimo: l'esonero del grande Marcelino ha suscitato l'indignazione della piazza, dopo il quarto posto e la coppa del Re vinta lo scorso anno, l'esperimento Celades finito malissimo, spogliatoio in ribellione e mancanza di progetti importanti. Occhio che le stelle potrebbero salutare ben presto il Mestalla. 

A metà classifica il Bilbao, ma delude soprattutto il Betis, che chiude in 15sima posizione. Tranquille invece Valladolid ed Eibar, sorpresona Osasuna che chiude addirittura decima, prima metà della classifica. 

Si salva in extremis il Celta Vigo, trascinato nel finale dai gol del ristabilito Rafinha Alcantara, l'ex Inter. Ciò significa che Leganes, Mallorca e soprattutto Espanyol salutano amaramente la categoria. E fa notizia l'Espanyol, che saluta la categoria dopo tanti anni e una campagna disastrosa. Barcellona perde la sua seconda squadra, cuore di Mauricio Pochettino.