Samp, eccolo! La storica grinta del condottiero Ranieri: "Lottare alla morte per la salvezza"

C'è ottimismo in casa Sampdoria. Claudio Ranieri, dopo Leicester, è un signore del calcio, stimato in tutto il panorama europeo. La Samp non ha più ambizioni europee, chiusa l'era Giampaolo ha fallito l'esperimento Di Francesco e occupa drammaticamente l'ultimo posto in classifica. Non si fanno progetti a lungo termine, anche perchè non saranno con Ferrero, la filastrocca Vialli ha fatto capire a tutto il mondo doriano che la società è di nuovo in vendita. Ma prima c'è da salvarla: ancora fortunatamente ci sono margini per fare bene, perchè la squadra naviga sì all'ultimo posto, ma siamo solo a metà ottobre.

FERRERO L'obiettivo, senza voli pindarici, è solo uno: la salvezza. Per questo è stato chiamato Claudio Ranieri. Con Osti, Romei e Pecini il presidente Massimo Ferrero ha presentato stamani il nuovo allenatore, definito "Un grande uomo e professionista di grande spessore. Siamo solo alla settima partita, questo signore ha tutte le carte in regola per salvare la squadra, sono molto sereno, ha accettato la sfida alla grande". 

RANIERI "Devo ringraziare il presidente che mi permette di allenare un club così prestigioso, soprattutto orgoglioso. Sapete che sono tifoso della Roma, ma la Sampdoria mi è sempre stata una squadra simpatica, fui contento quando vinse lo scudetto e fui triste quando perse la finale di Champions a Wembley, per questo la Samp è sempre stato sempre un club vicino a me, carissimo a me". 

LA SUA RICETTA STORICA "Sono stato chiamato per risollevare le sorti del club, siamo ultimi in classifica ma sono convinto che questo non è il reale valore della rosa. Ma io devo contare su tutti, giocherà che mi darà il massimo in allenamento. La missione è ridare autostima a questa squadra, voglio un team che non si arrende mai. Sono sportivo, ma so accettare la sconfitta soltanto nel momento in cui ho visto una squadra più forte della mia, ma solo se i miei hanno dato tutto, perchè come determinazione e grinta non ci deve battere nessuno. Sceglierò undici persone che hanno voglia di lottare. Il modulo e il sistema è soltanto figlio di ciò che vedrò in allenamento, mi confronterò con loro, lo scorso anno erano abituati col rombo ma ripeto, l'importante è avere giocatore che credano in quello che fanno. Giocatori che si impegnano alla morte per aiutare il proprio compagno, giocatori che si impegnano alla morte per rendere orgoglioso il popolo blucerchiato. Poi dopo il sistema di gioco è l'ultima prerogativa. Io parto da chi mi farà vedere quella gran voglia di restare in Serie A, a me non interessa il nome del giocatore. Non sono venuto qua per crescere i giovani o ridar smalto agli anziani, sono venuto qui per salvare la squadra. Allenatore, giocatori, squadra e pubblico devono diventare una cosa sola". 

CAPITANO "Quagliarella è un calciatore che fa la differenza. Lui è il capitano, lui deve indicare la strada ai suoi compagni. Deve essere il loro punto di riferimento positivo. Mi aspetto molto da lui, perchè è il simbolo della Sampdoria. Ha un compito ancor più gravoso, è fondamentale che faccia vedere la voglia di lottare, reagire e conquistare la salvezza". 

IL POPOLO DORIANO Un popolo doriano che ha mostrato vicinanza, che striscione a Bogliasco!"Io ce la farò se il pubblico sarà dalla nostra parte, quando accompagneranno e applaudiranno un ragazzo in difficoltà. A me non interessa nulla dell'aspetto societario, io penso solo a salvare la squadra. Una volta che indosso questa maglia, io sono il rappresentante e responsabile di quello che accade in campo, e devo render conto tutto alla tifoseria". 

FOTO UFFICIALE SAMPDORIA