Solo 0-0 tra Lazio e Verona nel recupero del mercoledì di A. Lazio che sì, stavolta sì, stecca il grande appuntamento, quello per accorciare e sognare lo scudetto, quantomeno contenderlo fino alla fine, fallendo sul più bello l'occasione di andare a -2 dalla Juventus. E chi mastica lotta al titolo sa bene quanto aver perso questi due punti sia pesantissimo, pesantissimo.
Regge l'organizzazione del Verona, squadra vera, squadra in salute più che mai. Squadra fastidiosissima, una squadra che dopo aver arrestato la piccola marcia del Milan arresta pure quella grande, quella di una grande Lazio, reduce pensate da 12 vittorie nelle ultime 13 disponibile. E allora sì, con un Milan quest'anno balbettante, l'Europa League non è più utopia, non è minimamente un sogno, ma un traguardo da conseguire, da meditare, perseguire e inseguire forse sì, fino alla fine.
Non brilla la Lazio, non brilla Alberto, si avverte l'assenza di Correa, anche perchè serviva il cambio di passo, il cambio di marcia, quel briciolo di freschezza e imprevedibilità per sognare qualcosa in più. Non graffia stavolta Ciro Immobile, stavolta no. E la Juve, col vento in poppa, tira eccome un sospiro di sollievo.
