Il nuovo Napoli nasce in quel di Capri tra molti addii ma due punti fermi

Sabato scorso si è conclusa ufficialmente la stagione 2019-20del Napoli ma la prossima, di fatto, è iniziata praticamente due giorni dopo. Nell'anno flagellato dal Covid19, l'obbligo è quello di correre a doppia velocità. Mancano, infatti 40 giorni all'inizio del nuovo campionato, briciole rispetto ai 90 circa che, generalmente, separavano una stagione da un'altra.

Logico, dunque, che la società partenopea cercasse di affrettare i tempi a maggior ragione che, con ogni probabilità, molti degli elementi dell'attuale rosa saluteranno. Diversi ancora i nodi da sciogliere ma almeno una certezza c'è, anzi due. La prima è caratterizzata da capitan Insigne, tornato al centro del progetto, la seconda porta il nome di Gennaro Gattuso.

Gli incontri tra l'allenatore ed il presidente De Laurentiis, tenuti nella splendida cornice di Capri, non hanno portato al rinnovo ma sono serviti per mettere le basi per pianificare la rosa che si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato.

L'obiettivo, innanzitutto è vendere. La mancata qualificazione alla prossima Champions League ed i cinque acquisti già messi a segno da gennaio ad oggi (Demme, Lobotka, Petagna, Rrhamani e Osimhen), impongono innanzitutto di far cassa.

Allan e Koulibaly sono i maggiori indiziati. Il brasiliano, da punto fermo di Sarri prima e Ancelotti poi, è finito ai margini del progetto diventando, di fatto, la sesta scelta di Gattuso. Del resto, il metronomo aveva già da un po' la testa altrove. Discorso diverso per Koulibaly che, però, nonostante un'annata al di sotto delle sue potenzialità, ha un discreto mercato.

Andranno via anche Younes, Llorente (mai considerati dal nuovo tecnico), Ghoulam (anche se trovare estimatori non è facile), Milik e Malcuit. In dubbio Hysaj che è in scadenza di contratto mentre per Lozano l'obiettivo è il recupero per non creare minusvalenze in bilancio ma, dovesse arrivare un'offerta accettabile, partirebbe anche lui.

Da valutare anche il discorso portieri. Dal suo arrivo, Gattuso ha preferito affidarsi all'esperienza di Ospina anche perché il colombiano sa giocare anche con i piedi ma Meret non ha alcuna intensione di fare il secondo, specialmente nell'anno dell'Europeo. Una grana da risolvere ma, allo stesso tempo, sarebbe un peccato svalutare uno dei talenti più cristallini del panorama nostrano, considerando anche la giovane età e l'investimento fatto.

In difesa confermatissimi Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic e Mario Rui l'obiettivo per la corsia destra è Faraoni del Verona mentre a sinistra il nome nuovo è Reguilon, rientrato al Real Madrid dopo il prestito al Siviglia. Il quarto difensore centrale, invece, quasi sicuramente sarà Gabriel del Lille ma l'operazione si farà solo dopo la cessione di Koulibaly. Potrebbe salutare anche Luperto soprattutto se, per un discorso di lista, il terzo portiere fosse Contini cresciuto nel vivaio azzurro.

Quasi completo il centrocampo con Demme, Lobotka, Elmas confermatissimi mentre Zielinski e Fabian Ruiz saluteranno solo in caso di offerte monstre. L'oggetto dei desideri è Veretout della Roma, già accostato ai partenopei l'estate scorsa.

In avanti le certezze sono loro: Mertens, Insigne, Politano e Osimhen. Milik non ne vuol sapere di rinnovare ed andrà via per non perderlo a parametro zero. Callejon ha già salutato dopo sette stagioni. Come detto prima, sono con la valigia in mano Younes e Llorente mentre Petagna potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio. Serve come il pane un esterno, due se va via anche Lozano. I nomi caldi sono soprattutto due: Boga del Sassuolo e Under della Roma.

Ad ora sono solo nomi ma la sensazione e che dopo ferragosto, il calciomercato entrerà nel vivo.