Premier League 23/24, è giro di boa: Arteta, Klopp e Guardiola per il titolo, Emery e Poste sognano la Champions

La Premier è giunta al giro di boa. Dopo l'esplosività dei calendari durante le festività tra Natale, Boxing e Capodanno arresterà leggermente il passo come da tradizione per lasciare spazio alla magia della FA Cup. Superato il girone d'andata è tempo però di narrare e descrivere qualche bilancio. Come da premesse, quantomeno quelle di chi scrive, per il titolo sarà lotta a tre. Il Manchester City, da tener sempre presente (con Guardiola complicato) l'effetto pancia piena dopo un 2023 tra Treble e pokerissimo, è sempre la squadra più forte e vincente e recupererà De Bruyne. L'Arsenal, malgrado le due sconfitte di fine anno a cavallo tra West Ham ed Arsenal, vuole giocarsela fino alla fine: d'altronde le premesse estive (tra Rice, Havertz e Timber per più di 200 milioni) palesavano la voglia di rilanciare quell'ambizione spenta maggio scorso quando sul fil di sirena un club più forte e con più esperienza superò i Gunners sul filo del rasoio soffiando la Premier 22/23.

REDS ARE BACK! Ma chi è tornato letteralmente a ruggire è il Liverpool di Klopp, nonostante quella che sarà l'ultima stagione sulla panchina di Anfield (ma d'altronde, come ha già sostenuto, non sarebbe potuto andar via senza aver rilanciato i Reds): dopo il quinto posto della passata stagione Jurgen aveva bisogno di un cambiamento generazionale in un reparto determinante nel suo Football, le mezzali del centrocampo a tre, finita l'era di capitan Henderson e James Milner dentro due pezzoni del calcio internazionale come Szoboszlai ed McAllister. Nuova fama e fluidità, TAA tornato a livelli ancor più importanti, recuperato Diaz, finalmente ingranati Gakpo e Darwin, Momò resta sempre Top Momò. Liverpool in testa, capolista in solitaria, sfruttando qualche punto di troppo perso dal Man City nel dicembrino prima di volare in Arabia a vincere il Mondiale per Club e completare lo storico pokerissimo.

REALTA' VILLA La più grande novità della stagione diventa però al momento il Villa di Emery, lassù, piene Top4 ed a pochi punti dalla vetta: ha battuto tutte le più grandi, solidità straordinaria, Villa Park fortino quasi inespugnabile. Squadra tosta, fisica, compatta che sa quel che vuole, un pochino come il Newcastle dello scorso. Campagna acquisti giusta e investimenti mirati ma soprattutto il Top resta sempre Emery: garanzia assoluta e rivincita strameritata in Premier dopo la sfortunata esperienza all'Emirates. Un anno di progetto senza senso: arrivato 12 mesi fa con la squadra in piena zona retrocessione, in un anno ha chiuso prima settimo e Conference, adesso addirittura in piena lotta Champions.

LA RINASCITA DEGLI SPURS L'unica che in questo momento regge il passo delle prime 4 descritte diventa la grande novità di un manager che ha conquistato tutto e tutti: Postecoglou col suo nuovo Tottenham. Ricostruito dalle ceneri di Mourinho, Conte e Kane: nuovo gruppo, nuova era, nuovi giovani ragazzini affamati. Calcio offensivo e puro Tottenham Way: tifosi pazzi di lui. Capolista fino ai primi di novembre prima d'esser stato colpito da una serie disarmante di infortuni che hanno falcidiato la squadra, ha ripreso ritmo chiudendo a dicembre con 4 successe nelle ultime 5. Staccate invece le deluse e fin qui amaramente bocciate: al secondo anno di progetto disastro Ten Hag, crisi e discontinuità United, fragilissimo, problemi di spogliatoio. Chiaramente incide la fase di cessione societaria, ma non può essere una scusa per non aver saputo replicare le premesse del primo anno di progetto olandese (tra terzo posto e Carabao bilancio positivo) soprattutto tenuta presente l'overdose di folli investimenti.