Ufficiale, scocca l'ora della rivoluzione francese: adesso sì, Mauricio Pochettino è il nuovo allenatore del PSG

E' tornato. Eccome. Dalla porta principale, da una delle più prestigiose. Il calcio europeo aveva bisogno di lui, la Champions aveva bisogno di lui. Mauricio Pochettino è il nuovo allenatore del PSG. Termina un'attesa spasmodica, quella vissuta dai tifosi transalpini, che riabbracciano uno degli allenatori più importanti d'Europa, che riabbracciano soprattutto quello che nei primi 2000 fu il loro valoroso capitano che vide crescere da vicino gente come Arteta e Ronaldinho. 

Già perchè ci sono persone che non hanno storie come gli altri, destini come gli altri. Poch è un figlio di contadini delle campagne di Murphy che non ha mai rinunciato a coltivare i suoi sogni. Due modelli, Mourinho e Bielsa che storia nella storia oggi s'affrontavano tra loro in Premier, così distanti tra loro, due filosofie unite e abbracciate per uno dei tecnici più talentuosi dell'ultimo decennio. Ritmo e intensità di Mourinho, trame offensive straordinarie e in velocità del Bielsa operandi, un cocktail fantastico. Poch è una delle correnti e delle espressioni più rivoluzionarie del suo ultimo decennio di Premier: ai Saints divenne la squadra che correva di più, al Tottenham ereditò un club deteriorato e calcisticamente trasformò mentalità da pigri viziati e vecchi credenti dei Dio denaro e squadra, ancora altresì, più aggressiva e più forte in distanza percorsa. Con Poch, si corre signori. Soltanto così s'arriva all'espressione, soltanto così s'arriva a dominare e sovrastare l'avversario, altro che bello e incompiuto. In una scala da 1 a 100 nessuno probabilmente è più fenomenale di lui a costruire fino a 99: gli manca l'ultimo passetto, lo realizzerà. 

Allenerà la squadra più forte e ricca di Francia, è chiaro. Appunto riempirà il suo palmares in modo che nessuno potrà più definirlo perdenti di lusso. Ma punterà al vero grande sogno, la Champions. Anche perchè l'obiettivo è quello, chiaro, quello di trionfare in Europa. E anche qui, allenatore magico, destini magici: storia nella storia, riparte da una finale di Champions persa. Quella parigina a Lisbona, come quella dei suoi Spurs s Madrid. Poch ha bisogno di tempo, deve entrarti nella testa, non sarà semplice far correre Neymar e costruire gruppo vero, coeso, in una squadra colpevolmente costruita probabilmente più a figurine che seguendo un percorso e un'idea nell'ultimo decennio. Tutti aspettano gli ottavi del suo Psg col Barca (storia nella storia anche qui, lui, leggenda Espanyol), ma i veri frutti della rivoluzione Poch (perchè quella sarà) la si vedrà negli anni, almeno 18 mesi. Il PSG sarà nei prossimi anni, sempre e puntualmente, una candidata per eccellenza a vincere la Champions.