Eroico Milan, ma polemiche e amarezza: alla fine 2-1 Atletico. Finalmente Messi, urlo PSG: 2-0 al Man City. Impresone di Sheriff e Brugge

Amarezza Milan. Tremenda. Per la prima a San Siro in Champions anni e anni dopo. Vince l'Atletico, vince in rimonta alla fine con Griezmann che supera Romagnoli e Suarez che con freddezza realizza un rigore che ha scaturito più di una polemica al tramonto e in zona Cesarini. Milan avanti 1-0 per quasi 90 minuti, per quella che sembrava una serata da sogno: pubblico strepitoso, Leao finalmente splendente, gol del vantaggio e giocate da urlo. Poi Kessiè, beccato, ingenuità, doppio giallo entro la prima frazione. Il Milan alza il muro che sembra reggere fino alla fine, ma sembra, non regge: rimonta Colchoneros. Kessiè da imputare, non basta un eroico Milan. Pokerissimo del Liverpool ad Oporto, 5-1 e girone incanalato. Adesso per il Milan, con tanto onore ma tanti rimpianti, si fa veramente dura. 

CLAMOROSO A MADRID Solo 0-0 per l'Inter in Ucraina, e anzi, forse ai punti, qualcosina di più eccetto il finale nerazzurro avrebbe meritato proprio lo Shakhtar di De Zerbi. E allora entrambe che restano a 1. In testa clamorosamente c'è l'impresa più bella della settimana, contro un Madrid che ancora insiste e non chiude un ciclo che sarebbe stato da archiviare già anni fa. Ed è un'impresa pazzesca quella di uno Sheriff che sbanca 1-2 Madrid, da solo in testa nel girone dell'Inter. Sheriff 6, Real 3, Inter e Shakhtar 1. 

GRUPPO C Il gruppo C è quello che invece sembra più incanalato, perchè il nuovo giovane Ajax di Ten Hag ha ricominciato a macinare Football in maniera importante, europea: 2-0 secco al Besiktas. Replica il Borussia Dortmund, che batte 1-0 lo Sporting: segna Malen, gialloneri in testa proprio coi lancieri, per un raggruppamento che adesso narra proprio 6-6-0-0.

GRUPPO A Dominio Man City, sterile, come spesso accaduto. E allora PSG coperto, senza brillare, che colpisce con un gol per tempo: prima Gueye, poi scambio da scuole calcio tra Messi e Neymar col sinistro all'angolino decisivo di uno dei più forti di sempre, Leo, che si sblocca con un gioiellino e si prende Parigi, stampa, tutti. Esultanza e ruggito. Splendido. Vecchio Leo. Clamoroso pure a Lipsia, dove il Brugge si rivela una delle rivelazioni, naturalmente sotto lo Sheriff, per clamore e blasone d'imprese. Brugge che dopo il punto conquistato col PSG, due punti persi dai parigini che oggi assumono valore e significato differenti, sbanca Lipsia: 1-2, rimontona nella ripresa.