Napoli, De Laurentiis choc: "Mertens e Callejon andassero via. Koulibaly? Prima o poi lo venderemo"

Che Aurelio De Laurentiis sia uno dei presidenti o patron migliori in Serie A ci sono pochi dubbi. Quello che ha fatto a Napoli e per Napoli è straordinario: dalla C1 alla A nel giro di pochi anni, da metà classifica alla Champions tramite Mazzarri e Benitez, il calcio spettacolo con Sarri e l'esperienza di Ancelotti per una squadra in pianta stabile tra le migliori d'Europa. Tra l'altro, tutta reputazione ottenuta tra una coppa o supercoppa italiana o l'altra, davvero, cheapeu. Bilancio perfetto, straordinario, finanze a posto.

NESSUN SALTO Ma questo doveva essere l'anno in cui tornare a lottare davvero per lo scudetto. Alla fine non sono arrivati James o Icardi, non s'è fatto il salto di qualità, bensì s'è scelto Lozano più vendibile in futuro. Ed è questo che manca al Napoli, probabilmente, per ridurre il gap con la Juve. 

CHOC Realizzate e stese queste doverose premesse, è tempo di analizzare le parole di oggi, che hanno rumore, eccome. In un momento in cui l'ambiente è turbato da risultati altalenanti e dalla presunta grana Insigne - Ancelotti, di certo le dichiarazioni di De Laurentiis non mettono a posto nulla, anzi, scompensano ancor di più l'equilibrio di una piazza bollente.

MERTENS E CALLEJON Attaccati Mertens e Callejon, due elementi fondamentali, ancora forti e di tanta esperienza, per vincere titoli “Non sono disposto a fare sforzi importanti, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca e che età ha. Se poi un giocatore vuole andare in Cina perché viene strapagato questo è un problema suo”.

KOULIBALY “Io sono affezionato a Koulibaly e non l'ho venduto neanche per 105 milioni, poi arriverà un momento in cui Koulibaly bisognerà venderlo per forza. La corte di Real e Barcellona per Fabian Ruiz? Se io mi convinco a pagare uno che è sconosciuto 30 milioni non sono nato ieri. Chiaramente il giocatore vale. Abbiamo Fabian Ruiz ma chissà quanti altri ne troveremo, la porta è sempre aperta non bisogna mai affezionarsi a un giocatore".

Insomma, dichiarazioni di smantellamento, mancanza di ambizioni. Come se questo ciclo sarà destinato a chiudersi, anche in tempi brevi, magari alla fine di questa stagione. Niente di più sbagliato per ridurre il gap con la Juventus, il vero e proprio obiettivo del popolo partenopeo.