Inter, occhio al Conte furente: "Qualcuno si prenda le sue responsabilità..."

Il suo carattere è chiaro. E' la sua forza, è la sua carriera, è il suo curriculum. Antonio Conte certamente non le manda a dire, e non l'ha fatto nemmeno ieri. Debacle nerazzurra a Dortmund, sontuosa rimonta Borussia sotto al muro giallo. Sconfitta cocente e qualificazione agli ottavi adesso davvero lontanissima, anche perchè mancano eccome i due punti persi all'esordio con lo Slavia. 

Rimonta Dortmund nella ripresa, una sconfitta evidentemente dovuta alla stanchezza, dovuta ad una rosa troppo corta. Giocano sempre gli stessi, è un dato di fatto. Conte non può far di più, ha ragione lui, sta trainando una buona macchina al ritmo di una Ferrari, ancora ad un solo punto di distacco con la Juventus. 

Già da qualche settimana ha chiesto rinforzi, ha sollecitato il club, mostrando gli errori che la società ha fatto sul mercato. Mandati via per comportamenti i vari Icardi, Perisic e Nainggolan, è rinato un gruppo solido, unito e compatto, ma non può bastare. E Conte tuona: "Spero che queste partite facciano capire qualcosa a qualcuno – ha attaccato l’allenatore – noi lavoriamo e andiamo a duemila e la squadra va solo ringraziata. Mi sono scocciato di esprimere gli stessi concetti, venga qualche dirigente a parlare. L'Inter (... la dirigenza ndr..) ha commesso diversi errori di programmazione. Queste partite tra l'altro si vincono con l'esperienza, noi a chi la chiediamo? A Barella che viene dal Cagliari? O a Sensi del Sassuolo?". 

Insomma, un Conte che come sempre non le manda a dire. Resta da capire come reagirà la dirigenza. Dichiarazioni forti, esplosa ufficialmente la mina anche in casa Inter.