Meravigliosamente bella, ma tremendamente seria e matura: poker al Franchi, la Roma chiude in bellezza

Delirio giallorosso al Franchi. 4-1 Roma, tramortita la viola di Vincenzino Montella. La Roma chiude alla grande un 2019 che l'ha vista tornare a grandi livelli, che l'ha vista riaprire un ciclo brillante, fatto di giovani che corrono, lottano, combattono l'uno per l'altro. Risultati straordinari, ma soprattutto maturità straordinaria, per una squadra che vanta sì l'esperienza di Smalling, Dzeko e Kolarov, ma soprattutto un'età media bassissima. E meravigliosamente stupisce con la sua solidità, la sua maturità, la sua compattezza. Maturità straordinaria ma mai sottovalutare la gran mole di calcio: bravissimo Fonseca, Dzeko trascina Pellegrini e Zaniolo, cresciuti ormai ai livelli dei top players, quelli veri. Perchè quello sono: è la loro Roma, è una Roma di cuore, è una Roma senza paura. Ed il gremitissimo settore ospiti applaude e gongola: brava Roma, hai riconsegnato orgoglio ai tuoi sostenitori. 

PRIMO TEMPO Parte forte la Fiorentina, Vlahovic mostra qualità e segnali importanti, può esser lui il futuro viola. La Roma è una grande squadra: come dimostrano la vittoria a Verona e il pari all'Inter, nonostante sia soltanto al primo anno di progetto mostra solidità e maturità da grande squadra. E così castiga: la difesa viola dorme, Pellegrini è libero di agire, rotazione e filtrante dalla parte opposta, Zaniolo al centro per Dzeko che non sbaglia e porta avanti i giallorossi. Queste sono le grandi squadre, quelle che colpiscono nel momento migliore dell'avversario. E addirittura la Roma raddoppio: Zaniolo punta e affonda, punizione dal limite, Kolarov a giro e solito meraviglioso cioccolatino sotto la traversa. La Fiorentina prova a reagire e prima della fine del primo tempo trova il guizzo vincente: segna Milan Badelj, accorcia l'ex Lazio. 

SENTENZE GIALLOROSSE Nella ripresa la Viola attacca sotto la Fiesole. Ma la Roma, come detto, è solida, matura e compatta. E questo è straordinario, perchè se escludiamo Smalling, Kolarov e Dzeko, è una squadra meravigliosamente piena di giovani. Bravissimo Petrachi, bravissimo Fonseca, ma bravissimo soprattutto Pellegrini, vero faro giallorosso. Fraseggia con Dzeko e trova il piattone giusto dal limite: è 3-1 a metà secondo tempo, Fiorentina tramortita. Viola che escono dal campo: nel finale Zaniolo chiude in contropiede, poi Dzeko sfiora il quinto sigillo. Vlahovic spacca la traversa, ma sarebbe stato solamente il gol della bandiera. Finisce 4-1: rischia Montella, rosa viola sopravvalutata, ma grande grande Roma.