Effetto Montella, a Firenze si torna a parlare spagnolo: missione Llorente, obiettivi Lirola e Borja Valero

Come tanti anni fa. A Firenze si torna a parlare spagnolo. Montella sa benissimo che non può sbagliare, è l'ultima grande chiamata della sua carriera. La prima fase del suo Firenze 2.0 è stata traumatica, un finale di stagione disastroso, una salvezza fortunosamente ottenuta soltanto all'ultima di campionato. Stavolta non può sbagliare e sceglie le sue idee. Sceglie le idee del suo primo fruttuoso ciclo fiorentino, quello contraddistinto da una viola spumeggiante. Spagnoleggiante, soprattutto. 

Anche perchè è tornato anche Daniele Pradè, un direttore che costruì la prima viola di Montella, quando insieme incantarono il calcio italiano per anni sfiorando più volte una miracolosa qualificazione in Champions League. Per questo, bando alle ciance, obiettivi di mercato principali tutti spagnoli: Fernando Llorente, Borja Valero, Paul Lirola.

RE LEONE Pradè è stato chiaro: crede in Simeone. Per questo non ha senso investire altri 20 milioni per un centravanti che possa fallire come il Cholito nell'ultima stagione. Per questo serve una chioccia, magari più esperto, un'operazione simile a quella che l'ex direttore udinese provò a realizzare con Berbatov prima per poi riuscirci col ritorno di Luca Toni. Un attaccante con caratteristiche diverse che possa completare il Cholito. Per questo sempre più fitti i contatti con l'entourage di Llorente, libero dallo scorso 30 giugno dopo una sontuosa Champions col suo Tottenham. Spurs con cui potrebbe rinnovare, un Bilbao sempre alla finestre, ma Firenze stuzzica la sua fantasia. Anche perchè in Toscana hanno imparato ad amare la figura del Re Leone, un certo Gabriel Omar Batistuta docet. 

BORJA VALERO Cena ufficialmente tra amici quella di ieri sera tra Ausilio e Pradè. In realtà serviva per rimbastire contatti e quindi trattativa per riportare a Firenze Borja Valero. L'esperto playmaker è chiuso, non rientra più nei piani tecnici della nuova Inter di Antonio Conte. Costa una manciata di milioni, ma deve decurtarsi l'ingaggio. In caso di prestito, sarebbe l'Inter a dover contribuire. Ausilio e Pradè lavorano sulla formula giusta, Montella spera: è lui il regista attorno al quale costruire la sua vecchia nuova Fiorentina. 

LIROLA Del fluidificante del Sassuolo ne stiamo ormai già parlando da settimane. Dopo una piccola frenata la trattativa è ripresa a passi spediti: parti sempre più vicine, accordo ad un passo sulla base di 13 milioni di euro. Anche qui discussioni su formula e bonus. Cifra pattuita, a destra in arrivo un nuovo treno spagnolo. 

ADDIO VERETOUT Fiorentina molto attiva anche in uscita. Finalmente chiusa la grana Veretout: il calciatore ha scelto la società che lo voleva di più, la nuova Roma di Fonseca, tecnico che lunedì ha chiamato il ragazzo per convincerlo a sposare la causa giallorossa. Martedì gli agenti del centrocampista francese intercettati a Trigoria: nero su bianco, è lì che s'è concretizzato tutto. La Fiorentina, per chiudere saggiamente il caso Veretout, ha abbassato le richieste e chiuso la trattativa con la Roma: 16 milioni più 2 di bonus, tutto fatto. Nei prossimi giorni il calciatore sbarcherà nella capitale e firmerà il quinquennale pattuito dai suoi agenti col Ds Petrachi. Ai saluti anche Viktor Hugo: non ha convinto, per Pezzella serve una spalla migliore, soprattutto più veloce. Potrebbe essere Milenkovic, se a destra dovesse arrivare Lirola. Hugo andrà in Turchia: tutto fatto col Besiktas.