Milan, domani Coppa Italia: a San Siro torna la Spal. Mercato, viavai portieri: via Reina, dentro Begovic

Domani gara importante per il Milan, che a San Siro alle 18 affronterà la Spal, fanalino di coda in campionato, per gli ottavi di Coppa Italia, per quello che perchè no, potrebbe ancora diventare l'obiettivo stagione. Ciononostante, orario e Coppa Italia non suggeriscono il tutto esaurito: 30.000 spettatori, nemmeno pochi per essere un mercoledì di Coppa Italia. In palio i quarti col Torino, assente Gigio Donnarumma per infortunio, da valutare per l'Udinese. In porta dovrebbe quindi toccare a suo fratello Antonio, ecco perchè. 

MERCATO PORTIERI

ARRIVEDERCI REINA Tutto fatto per i portieri del Milan. Girandola di portieri. Un mercato che, Ibra a parte, non può entusiasmare la piazza. Pepe Reina, come noto, dopo aver salutato tutti su Instagram, ha già lasciato e raggiunto Birmingham: sarà il nuovo portiere dell'Aston Villa. Lascia dunque il secondo portiere, la riserva di Gigio Donnarumma, ma sarà soltanto un arrivederci, come testimoniato dal suo account Instagram, o meglio dalle sue Stories, oggi sempre più segno di mercato. Torna dunque in Premier l'esperto e navigato portiere spagnolo, scelto dal Villa per sostituire l'infortunato Tom Heaton e cercare, fino alla fine, di evitare una nuova retrocessione in Champions, che rappresenterebbe senz'altro un fallimento cocente vista la quantità industriale di milioni spesi in estate sul mercato. 

ECCO BEGOVIC Arriva al Milan Asmir Begovic, esperienza bosniaca anche lui in prestito per 6 mesi. Rescisso il prestito al Qarabag, in uscita dal Bournemouth dove ormai non giocava più, colpetto low cost per colmare la casella lasciata libera da Reina. Ufficiale anche il suo arrivo, come quello di Kjaer, tra lo scetticismo generale l'esperto portiere ha già visitato Casa Milan e da oggi si unirà al resto dei compagni. Un vero e proprio regalo alla sua carriera, vista la parabola discendente degli ultimi anni. Straordinario allo Stoke, con cui era considerato uno dei portieri più forti in Premier; poi la chiamata di Mou, il Chelsea, la riserva di lusso. Poi, superati ampiamente i 30 anni e raggiunta l'età matura, la voglia di rimettersi in gioco e tornare titolare, ma al Bournemouth le cose non sono andate bene, tutt'altro. Doveva essere il punto di forza e d'esperienza di una giovane retroguardia, un braccio destro di Howe, in panchina ai suoi primi anni di Premier: invece quaglie, errori e papere a non finire, fin quando da primo è divenuto terzo e costretto a ripartire dall'Azerbajan. Ora il Milan, un vero e proprio regalo. E la voglia di dimostrare a tutti che non è finito e che può ancora dire la sua. Perchè in fondo, quel che abbiamo visto allo Stoke, era tanta roba. Che non può essere così finita nel nulla..