Inter, eccolo! Sbarcato Christian Eriksen, ora visite e firme

E' tutto vero. L'attesa è terminata. Possono gioire i tifosi nerazzurri, colpo internazionale di Marotta: sbarcato Christian Eriksen. Nonostante la tensione dei due, ennesimi, punti persi in casa, il mondo nerazzurro s'è svegliato col sorriso, in questo caso un sorriso grosso come una casa: l'Inter fa sul serio, a livello europeo, non solo italiano. Perchè portarsi a casa un campione come Christian cambia la dimensione e la reputazione del club a livello internazionale, un colpo che deve accontentare Conte e che mostra al Vecchio Continente tutte le ambizioni del club. Eriksen vuol dire rilancio, istantaneo: 3 punti dalla Juve sono distanza tutt'altro che incolmabile, una lotta Scudetto che probabilmente intratterrà il cuore di milioni di appassionati italiani fino alla fine. 

ADDIO TOTTENHAM Christian Eriksen lascia il Tottenham. Raggiunto venerdì l'accordo tra i club, ratificato per circa 20 milioni di euro, quasi 17 di sterline. Si attende solo il comunicato ufficiale per capire l'entità dei bonus e parte fissa. L'artista danese lascia gli Spurs 7 anni dopo, 69 centri, una marea di assist, giocate d'alta scuola e classe sopraffina a servizio dei tifosi degli Spurs, tra il vecchio White Hart Lane, gli anni de Wembley e l'approdo nel nuovo magnifico Tottenham Hotspur Stadium. Magnifico non abbastanza, a quanto pare, per convincere l'artista danese a restare e credere nel nuovo progetto legato all'altisonante e prestigioso nome di Jose Mourinho. Aveva già espresso mesi e mesi fa il desiderio di cambiare aria, aveva finito stimoli lassù, urgeva una nuova esperienza in altro campionato. Per questo il rifiuto delle avances del Man United, ma non è arrivata la chiamata del sogno Real, per questo ha ceduto alle lusinghe dell'Inter, il club che l'ha voluto di più e lo pagherà 7.5 milioni a stagioni più bonus. 

NERAZZURRO Eriksen sarà una mezzala tecnica, perfetta, per il 352 di Antonio Conte. Agirà nel centrosinistra, per aver il 75% di campo di destra verso cui aprire il compasso e pennellare. Porterà esperienza internazionale, porterà soprattutto classe sopraffina, un upgrade di Sensi che adesso forse dovrà reinventarsi, magari play basso al posto di Brozovic. Anche se poco soggetto a infortuni, giocatore integro e atleta completo per disputare notoriamente 50/60 partite e oltre a stagione, non è esattamente il calciatore di sacrificio tanto caro ai dogmi tattici di Conte, ma sarà senz'altro l'uomo a cui affidare il pallone per domare e dominare i tanti avversari che ormai vengono a San Siro per chiudersi e ripartire. Scardinare a scatola chiusa, eccola l'essenza di Christian. E Lautaro già scodinzola..