Il Napoli risorge: Zielinski e Insigne affondano Sarri e Higuain

Napoli-Juventus non sarà mai una partita qualunque, almeno a queste latitudini. Non sarà la sfida scudetto di due anni fa ma, per quanto si è visto in campo, i 27 punti di distanza tra madama bianconera ed i partenopei non si è vista. Merito soprattutto della banda Gattuso che, dopo il match di Coppa contro la Lazio, si conferma contro la capolista.

Il match, ovviamente, inizia prima. Del resto era la prima di Sarri da ex (all'andata in panchina c'era Martuscello). Fischi prima dell'inizio per l'ex Comandante ma poco più. Così come per il Pipita Higuain.

In campo, però, è un'altra storia. L'avvio è difficile da decifrare con due squadre molto accorte. I padroni di casa si difendono con un 4-5-1 ma fanno difficoltà ad uscire. Discorso diverso per i bianconeri che schierano il tridente pesante con Dybala, Higuain e Ronaldo, prova a palleggiare ma, soprattutto, aggredisce alto. Immagini di Sarrismo note al San Paolo ma poco incisive. La prima parte, perciò, scivola via con tanto dinamismo ma nessun sussulto.

Tutt'altra storia invece, la ripresa. La svolta, probabilmente, arriva quando s'infortuna Pjanic. Senza il suo regista, il centrocampo juventino non fa girare il pallone come sa. Ed è lì che il Napoli prende coraggio, alza il baricentro, e prova a far male. Ed al 63', arriva il vantaggio quando Insigne scambia il pallone con Milik al limite poi calcia forte, Szczesny respinge ma sulla respinta arriva Zielinski che insacca.

Gli ospiti accusano il colpo, il possesso palla e sterile e Meret sporca i guanti solo per una parata a terra su Higuain. Sarri prova a rimediare inserendo Douglas Costa e Bernardeschi per Dybala e Matuidi ma la mossa, se da un lato da maggiore imprevedibilità con il brasiliano, dall'altro allunga la squadra.

E così che i partenopei riescono a ripartire con più prevedibilità reclamando un calcio di rigore per un fallo di mani di Cuadrado e sfiorando il raddoppio con una rovesciata di Insigne che termina alto.

Ma la gioia per il capitano, vera anima della squadra, è solo rimandata. All'86' Callejon recupera sulla corsia destra e mette in mezzo proprio per Insigne che al volo fa esplodere il pubblico.

La gara sembra essere finita ma al 90' Ronaldo scappa a Mario Rui e Di Lorenzo ed anticipa Meret in uscita regalando un recupero di pathos ma che forse rende il successo ancora più bello.

Il Napoli sembra ritrovato e può provare a dare un senso alla sua stagione. Per la capolista, una brusca frenata che deve far riflettere con l'arrivo del momento topico dell'annata.