L'Atalanta mette il turbo e la capovolge: Roma al tappeto

L'Atalanta si aggiudica il match "Champions League" con la Roma: finisce 2-1 per la Dea che ribalta la gara e conquista tre punti fondamentali in ottica quarta posizione. Sono invece tre le sconfitte consecutive per i capitolini. Una buona prima frazione per i romanisti: atteggiamento attento e concentrato, approccio deciso (insomma, una personalità di livello). Non a caso la Dea non si esalta. L'efficace pressing giallorosso viene "premiato" dall'errore di Palomino e dal conseguente acuto di Dzeko sul calare della prima frazione. Nella ripresa la Roma cala d'intensità, la Dea si trasforma e capovolge tutto: Palomino si riscatta da corner, Pasalic si inventa un tiro a giro splendido. Niente da fare per gli uomini di Fonseca, Gasperini va a +6, una vittoria pesante.

APPROCCIO CORRETTO, LAMPO BOSNIACO La prima frazione è caratterizzata da una buona intensità proposta da entrambe le compagini. E’ molto complicato rompere gli indugi, la Dea ed i giallorossi prestano infatti molta attenzione all’aspetto tattico. Gli spazi si faticano a trovare. I padroni di casa provano, come di consueto, a sfruttare le corsie esterne per incidere, con Gomez che fa da raccordo tra centrocampo e attacco. L'argentino, tra l'altro, ha una buona occasione all'inizio. Nei lupi è Kluivert a compiere vari movimenti per destabilizzare la retroguardia atalantina. I romanisti danno comunque efficaci risposte soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e della decisione. L'undici di Fonseca, infatti, permette agli orobici di non essere spumeggianti come di solito. Botte e risposte, vari duelli nella zona nevralgica. Pellegrini tenta il tiro ma non graffia. Come spesso accade in questi casi, ci vuole un episodio per smuovere le acque. Palomino non controlla e commette un errore incredibile, Dzeko ci crede e non perdona. Il cigno bosniaco sblocca il match.

ENERGIA ATALANTA La Dea riprende la ripresa con tutt'altro piglio. Zapata non aggancia da posizione favorevole. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo la Dea trova il pari: Djmsiti fornisce l'assist a Palomino che, dopo essersi inserito alle spalle di Spinazzola, batte Pau Lopez. Il portiere spagnoli è poi costretto a due interventi decisivi su Hateboer - coadiuvato da Fazio - e su De Roon. Come già detto, però, l'energia degli uomini di Gasperini è incredibile: Pasalic - entrato per Zapata -disegna una traiettoria meravigliosa che vale la rete del 2-1. Gol che giunge da un intervento non ottimale di Pellegrini dopo la rimessa laterale. Fonseca butta nella mischia Veretout e Carles Perez al posto di Mancini e Kluivert. Servono infatti nuove forze fresche dopo un primo tempo dispendioso. 

I MATCH DEL SABATO Preziosa vittoria del Lecce che supera 2-1 la Spal. I salentini mettono a segno la terza vittoria consecutiva, dato straordinario per una neopromossa. Mancosu sale in cattedra: calcio di rigore trasformato e assist per Majer, di mezzo l'acuto del solito Petagna. Di Biagio stecca alla prima, i biancazzurri perdono un match essenziale per rimanere attaccati alla scia salvezza. Colpaccio del Genoa a Bologna, uno 0-3 che non lascia scampo: Soumaoro, Sanabria e Criscito nel finale su rigore decidono la gara. Vittoria d'oro per il Grifone che risponde al Lecce.