Napoli, Allan e Koulibaly al passo d'addio? Eppure "c'eravamo tanto amati"

Da idoli indiscussi del San Paolo a casi spinosi delle ultime settimane. Allan e Koulibaly, per motivi diversi, sono finiti sul banco degli imputati. Sembra passata una vita da quel Paris Saint Germain-Napoli, quando il senegalese mise la museruola a Mbappe mentre il mastino brasiliano mordeva le caviglie a chiunque passasse dalle sue parti.

Di certo, sono stati i più positivi della passata stagione, oltre che a protagonisti del triennio targato Sarri. Seppur per motivi diversi, però, ora sono due autentici casi che la società azzurra dovrà gestite.

Partiamo dal caso più recente, e forse più scottante, ovvero quello di Allan. Il centrocampista è stato escluso dalla trasferta, vittoriosa, di Cagliari da mister Gattuso che non glie le ha mandate a dire: "Non si sta allenando come deve".

Un'accusa di scarsa professionalità nei suoi confronti ma in realtà i problemi hanno origini più antiche. Il tutto è iniziato nel 2019 ed a quella proposta faraonica piovuta proprio da Parigi. Dal rifiuto cessione da parte della società partenopea al mancato rinnovo, sono tutte situazioni che gironzolano nella testa dell'ex Udinese.

Cosa che, ovviamente, ha influito sul suo rendimento in campo che lo ha portato ad oggetto di critiche, fino alla graticola mediatica dell'ultimo week-end. In questi giorni il calciatore ha chiesto scusa e sembra aver capito la lezione, ora c'è da vedere come reagirà da qui a maggio.

Per quanto riguarda Koulibaly, invece, le sirene di mercato non centrano nulla, nonostante per lui le offerte non sono di certo mancate. Dalla Coppa D'Africa che lo ha fatto rientrare con ritardo ad una serie di problemi fisici, fatto sta che il K2 non sembra più lui. Sintomatico che proprio alla sua prima gara, in casa della Juventus, fece un'autorete al 90', nello stesso stadio dove due anni fa era stato eletto eroe per il gol vittoria che riaprì le speranze scudetto.

Il vero problema, però, sembra essere un altro: la partenza di Albiol, vera guida della difesa delle ultime annate.

Mister Ancelotti era convinto che proprio Koulibaly avesse fatto quel salto di qualità che gli consentisse di essere da perno principale del pacchetto arretrato e, invece, senza una spalla giusta, ha mostrato qualche pecca. E dopo la gara contro il Lecce, in cui rientrava, non sono mancati gli inviti ad andarsene da parte dei napoletani, proprio quelli che lo hanno sempre amato, coccolato e difeso.

Di certo la cosa non influirà più di tanto, il gigante buono ama ed amerà sempre la città.

La sensazione, però, è che entrambi siano arrivati a fine ciclo e che a giugno, per il bene di tutti, sia meglio che vadano altrove.