Roma-Gent, Fonseca: "Se non vuoi pressioni, non puoi allenare qui". Smalling: "Dobbiamo creare una mentalità vincente"

Visto e considerato il periodo non propriamente brillante in casa Roma, l’Europa League acquista un valore ancor più prezioso di quello fissato ad inizio stagione. Paulo Fonseca, sapientemente, ha sempre sostenuto di crederci e puntarci a questa competizione. Va ricordato, tra l’altro, che la vittoria del trofeo equivale anche alla qualificazione in Champions League della prossima stagione, insomma un binario privilegiato per chi non riesce ad ottenere tramite il campionato. 

La conferenza stampa di Paulo Fonseca e di Chris Smalling.

Il Gent ed il momento della Roma "Sono preoccupato solo per quello che dobbiamo fare per vincere la partita. Abbiamo avuto una buona settimana di lavoro, affrontiamo una squadra forte ma ci sono stati buoni segnali questa settimana".

Il rapporto con i giocatori "C'è buona relazione come sempre con il gruppo. Ora è più facile inventare cose di spogliatoio o problemi tra squadra-società. Abbiamo sempre avuto discorsi onesti, senza nessuna intenzione di nascondere niente. Non è un giusto quando si inventano cose come queste".

Singoli e probabile formazione “Dobbiamo essere equilibrati. Lorenzo Pellegrini ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore e un grandissimo uomo. Il problema non è il suo vecchio infortunio, ma il momento della squadra. Ha accusato questo periodo, ma deve giocare senza preoccupazioni. Diawara ha iniziato due giorni fa ad allenarsi con noi, i segnali sono molto positivi e speriamo di continuare a migliore giorno dopo giorno. Ci ho parlato al termine dell’allenamento e mi ha detto che stava bene, senza dolori. Vediamo nei prossimi giorni, ma siamo molto ottimisti. Bruno Peres non può giocare, vediamo se giocherà Santon o un altro. Carles Perez ci sarà dal primo minuto”.

Capitolo difesa e poca incisività da palla inattiva “Possiamo giocare con tre difensori, dipende dalla partita. Non è importante il sistema di gioco, ma il modo in cui si difende. Non è normale la poca incisività, penso sia un problema di concentrazione e di fiducia. Non è normale prendere gol da palle ferma nella nostra squadra. Oggi abbiamo lavorato molto su questi aspetti, come in ogni partita".

Vittoria EL e qualificazione in Champions “Penso che in pochi credono che possiamo qualificarci in Champions grazie al campionato, ma noi ci crediamo. Ora è importante recuperare quanto di buono fatto in passato, senza creare particolari pressioni. Non possiamo vincere qualcosa se non facciamo questo, dobbiamo riacquisire fiducia. Pensiamo a vincere questa importante partita con fiducia”.

Pressioni e ambiente “Ho parlato con il mio assistente di questo. E’ una domanda che necessita di molto tempo per rispondere, cerco di essere bravi. Si crea a Roma una negatività che non capisco, se un allenatore non vuole avere pressioni non può allenare una squadra come i giallorossi. Nello Shakhtar non c’era questa pressione perché non era a Donestk, alla Dynamo Kiev invece sì. I tifosi aspettavano giocatori e squadra. Questa è una situazione semplice: se non voglio avere pressioni, non posso essere qui. Non è una scusa. Sono pronto per questo. Non sono diverso dagli altri: quando non vinco la critica è più forte, quando vinco e di meno. Voglio accettare la pressione".

SMALLING “La partita successiva è sempre quella buona per riscattare una sconfitta, nello specifico nel nostro caso le prossime due. E’ difficile spiegare anche tra noi queste difficoltà, fino a Natale avevamo fatto buone cose. Ci assumiamo le nostre responsabilità, dobbiamo lavorare duramente per riscattarci. Ci impegneremo affinché tutto questo diventi solo una parentesi. Per noi difensori le palle ferme sono un’occasione per metterci in evidenza anche nell’altra area. Fa sempre male prendere molti gol, soprattutto perché prima di queste partite eravamo molto solidi. Siamo solo noi che possiamo tirarci fuori da questa situazione, stiamo analizzando i dettagli con lo staff tecnico, allenandoci e vedendo video e immagini. A Roma sto benissimo, mi trovo perfettamente a mio agio. La tifoseria è passionale e mi ha accolto benissimo, non è il momento di fare altri discorsi. Influenza trattativa Friedkin-Pallotta? Personalmente ne so molto poco, in spogliatoio non se ne parla di queste cose. Siamo concentrati sul campo. Abbiamo per fortuna molti giocatori esperti e giovani che sono qui da alcuni anni. Quando un calciatore vuole giocare in un club come questo o in generale in una squadra importante, deve accettare le pressioni. Non penso che siamo stati appagati dal derby, abbiamo fatto un’ottima prestazione ma abbiamo pareggiato. Dobbiamo avere una regolarità di prestazione e inculcare una mentalità vincente”.