Ordinaria amministrazione per il Milan, il che forse è già una notizia: finalmente una notte tranquilla per il popolo rossonero, com l'undici di Pioli che batte 1-0 il Torino. Decide il solito Ante Rebic, l'uomo del momento, forse il più galvanizzato dall'avvento di Ibra. Milan che paradossalmente brilla di meno rispetto alle partite con Inter e Juve ma, nonostante stanchezza infrasettimanale, amministra e batte il piccolo Toro di Longo, che nonostante il cambio in panca palesa le stesse lacune offensive e di costruzione. Milan che aggancia Parma e Verona al sesto posto, fin qui discreto inverno e classifica più che dignitosa. Atalanta distante 10 punti, è vero, ma la Roma solo 4.
LA GARA
46 spettatori e pubblico che risponde comunque presente, malgrado un lunedi sera e una partita tutt'altro che di cartello. Primo tempo senza particolari spunti, basta e avanza il gol di Rebic su suggerimento di Paqueta (al posto di un Calha infortunato) e assist al bacio del frizzante e ritrovato Castillejo. Più Milan che Toro, ma granata poca poca roba, malgrado l'esonero di Mazzarri.
E nella ripresa sembra non cambiare la questione, è anzi il Milan a divorare due palle gol clamorose per il raddoppio, prima con Ibra e poi con Castillejo, strozzato l'urlo di San Siro. Milan che non concretizza le ripartenza ma difende con ordine, dall'altra parte però un Torino che palesa tutti i suoi difetti di costruzione nonostante l'ingresso di Zaza e la scelta di puntare dell'artiglieria pesante: poche palle gol nitide per i granata, i rossoneri gestiscono fino alla fine e portano a casa punteggio pieno.
