Emozione e spettacolo, quanto cuore! Da brividi l'ultima puntata della prima edizione del calciatore misterioso

di Alessandro Bonifazi 

No, non sarà un articolo come gli altri. Non mi limiterò a  fornire  i nomi degli improbabili calciatori celati dietro i miei indizi. Oggi vi racconterò una storia che a modo sua la storia l’ha fatta! Quella de Il Calciatore Misterioso che nella notte del 1 maggio, di fronte a un’Italia ferma e sofferente che non può suonare, scalda l’animo dei suoi partecipanti.

L’evento è attesissimo: una ventina di persone da tutto il Paese, che durante la quarantena si sono divertite a indovinare calciatori misteriosi si danno appuntamento alle 21:45 di un caldo venerdì. La classifica è corta e la voglia di azzeccare il nome giusto si taglia con un coltello.

Football Station esordisce così su Instagram e usa l’artiglieria pesante, schierando la sua BCD , il tridente Bonifazi-Corona-Dell’Uomo.

I tre danno vita a uno spettacolo che funziona, attrae e diverte lo spettatore. E stimola i concorrenti a darsi battaglia.

Veloce e rapido il primo Calciatore Misterioso, indovinato in breve tempo: si tratta di Miguel Veloso. L’indizio chiave era il numero due, il quale contiene l’aggettivo “preziosi” in riferimento alla famiglia del patron del Genoa. Sgamato facile, come dicono a Roma.

Più difficili le cose, con il secondo giocatore. Li tiene occupati per molto tempo, costretti a dover rinnovare la diretta per questioni legate al tempo. Eppure lo conoscevano bene e alla fine si svela l’arcano: è Simone Vergassola, lo storico capitano del Siena.

Si prosegue con O Ney, noto al mondo come Neymar Junior; si resta in Brasile con Julinho (baffetto alla Clark Gable), l’uomo che ha portato la Fiorentina al suo storico primo scudetto; si finisce con Chinaglia.

Ma è proprio qui che scatta la magia.

I concorrenti vogliono continuare: The show must go on!

Chiedono a gran voce di andare avanti, di proseguire con nuovi calciatori da indovinare. Hanno fame di punti e desiderano l’ambito premio: la coppa de Il Calciatore Misterioso.

Detto, fatto.

Si va a oltranza, indovinano Gattuso, sino a raggiungere il settimo nome. Ed è qui, che scocca una freccia, quella di una quota rosa che è ancora ignara del fatto che di lì a poco sarebbe diventata la prima storica campionessa del nostro gioco.

Il Calciatore Misterioso numero 7 non è in attività; si è fatto conoscere fuori dal campo, ha un nome simile a un cognome di un suo collega e ha cambiato ruolo durante la carriera.

Lei sente odore di Georgia e digita: Kaladze.

Bingo!

Ma adesso c’è l’incombente giudizio della monetina, il testa o croce che determinerà il punteggio definitivo da attribuire alla domanda: se esce “testa”, perde 500 punti; con “croce”, invece ne vince mille. E sarà gloria.

È una lotteria dei rigori.

Uno strato di ansia cala sugli spettatori, sul conduttore, sui concorrenti. La nostra protagonista ha già beneficiato di 1000 punti, per aver indovinato Long John, per cui in caso di punteggio pieno avremo una vincitrice, altrimenti si proseguirà  al calciatore numero 8.

CROCE.

Alea Iacta Est!

Il calciatore misterioso termina qui, ma badate, perché si tratterà solo di un arrivederci.

Alessandro Bonifazi

 

L'ULTIMA PUNTATA NEL DETTAGLIO

 

Il Calciatore Misterioso

1 Maggio 2020

 

CALCIATORE MISTERIOSO #1

 

Premessa: il calciatore è in attività

 

Indizi

  • Sono nato in una città universitaria

 

  • Ho preziosi ricordi di un club italiano

 

  • Ho giocato in Champions dove è passato Shevchenko

 

Sono stati sufficienti questi indizi per farvi indovinare Miguel Luis Pinto Veloso?

Entriamo nel dettaglio e vediamo come il centrocampista  portoghese sia stato “chiamato in causa”!

 

Sono nato in una città universitaria

Miguel nasce l’11 maggio 1986 a Coimbra, sede della prestigiosa università lusitana Universidade de Coimbra.

Classe 1290, rientra tra i centri universitari più antichi d’Europa (e del mondo)!

L’ateneo si erge, fiero e imponente, su di un colle che consente ai suoi studenti una meravigliosa veduta panoramica.

 

Ho preziosi ricordi di un club italiano

Qui c’è poco da scervellarsi: l’indizio contiene un’indicazione supplementare, ma ben nascosta!

Il gioco di parole riguarda l’aggettivo “preziosi”: Miguel ha sposato Paola Preziosi, figlia del presidente del Genoa Enrico Preziosi.

Ho giocato in Champions dove è passato Shevchenko

I partecipanti cercheranno di centrare il bersaglio selezionando quale sia la più probabile squadra: Chelsea e Milan su tutte.

Eppure per sfruttare al meglio il presente indizio occorrerà indagare laddove l’ “usignolo di Kiev” abbia mossi i primi passi, o meglio, abbia tirato i primi calci.

Esatto, andare dove tutto ebbe inizio: il 18 settembre 2012 Veloso esordisce in Champions League, (segnando, tra l’altro!) con la Dynamo Kiev. Perderà 4-1 al Parco dei Principi contro il PSG

 

 

CALCIATORE MISTERIOSO #2

 

Premessa: il calciatore NON è in attività

 

Indizi

  • Sono stato fedele fino alla fine

 

  • Anche mio cugino è famoso, forse più di me

 

  • Mai giocato in nazionale

 

Lo avete riconosciuto? Il misterioso atleta è Simone Vergassola!

Scopriamo perché:

 

Sono stato fedele fino alla fine

L’avverbio di tempo coincide con un noto slogan che tuttavia conduce verso i bianconeri sbagliati!

Qui non si parla di Juventus, bensì di Siena.

Città dove Simone ha giocato per 11 anni, a cui è stata affidata la fascia da capitano, strappandola a un certo Enrico Chiesa, non uno qualunque!

Quel numero 8 ha ringhiato sui campi dell’Artemio Fanchi anche in Serie D, rimanendo perciò anche dopo il fallimento della società: con la neonata Robur Siena, vince lo Scidetto Dilettanti. Correva l’anno 2015. Anno che vede anche l’appesa degli scarpini al chiodo. Si congedava un signore del calcio che ha dato tanta soddisfazione ai tifosi senesi!

Anche mio cugino è famoso, forse più di me

Chi sarà mai il “cugino misterioso”?

Si tratta del comico Dario Vergassola! Cognome e città coincidono, pochi dubbi su eventuali legami di parentela.

Altrettanto pochi su chi tra i due sia il più conosciuto!

 

Mai giocato in nazionale

In un epoca in cui i campi venivano dominati da mediani del calibro di Gattuso e dei suoi colleghi campioni del mondo, poco spazio vi è stato per un calciatore che avrebbe senz’altro meritato un’opportunità!

 

 

CALCIATORE MISTERIOSO #3

 

Premessa: il giocatore è in attività

 

Indizi

  • Che bello vincere in patria!

 

  • Ho umiliato uno dei Calciatori Misteriosi

 

  • Tre volte 2

 

Di chi si tratta? Di O Ney. Meglio conosciuto come Neymar Jr!

 

Che bello vincere in patria!

La pressione della stampa sul talento paulista è stato un vero fardello: la responsabilità addossatagli di far tornare grande una nazionale che non vinceva un titolo dal 2007 (Copa América) era diventata insostenibile, come dimostra il pianto dopo aver segnato contro la Costarica al mondiale in Brasile.

Due i traguardi raggiunti da Neymar con la seleçao: la vittoria della Confederations Cup 2013 e l’Oro Olimpico ai giochi di Rio 2016. Ambedue le competizioni si sono tenute in patria.

 

Ho umiliato uno dei Calciatori Misteriosi

La vittima qui è Haaland: dopo una serie di provocazioni tramite Instagram (“questa è la mia città, non la vostra”, riferito ai giocatori del PSG da parte dell’avventata punta Norvegese prima della gara di ritorno), i parigini accolgono il Borussia Dortmund. La prestazione straordinaria del giovane prodigio europeo non passa inosservata e Neymar ha tutto fuorché la voglia di venir eliminato, ancora una volta, agli ottavi di una coppa che vuole vincere.

La pressione è tangibile. Ma il PSG riesce a dominare la gara, neutralizzare Haaland e a mettere a segno proprio Neymar. La reazione è inequivocabile: Neymar, complice il nervosismo che ha accompagnato per tutta l’attesa della gara di ritorno, emula l’esultanza di Haaland. Strappandogliela!

Tripla beffa per il gigante norvegese: eliminazione, zero reti ed esultanza scippata!

 

Tre volte 2

L’indizio si riferisce alla cifra record di 222 milioni di Euro con cui il PSG ha comprato O Ney!

 

 

 

 

CALCIATORE MISTERIOSO #4

 

Premessa: il calciatore NON è in attività

 

Indizi

  • Ho condotto una città alla gloria

 

  • Un mondiale in Europa mi ha consacrato

 

  • Ho perso una finale importante

 

 

Difficoltà elevata? Sì. Perché ci vuole fegato per azzeccare Julinho!

 

 

Ho condotto una città alla gloria

Si fece la storia! Firenze è stata condotta, mano nella mano, dal suo talentuoso attaccante alla vittoria del suo primo scudetto.

Velocità, tenacia, classe ed eleganza miste a un efficace senso del gol: Júlio Botelho rimarrà sempre nel cuore dei fiorentini. Correva l’annata calcistica 1955-1956.

Vittima della Saudade , rientrò definitivamente in patria nel 1958.

 

Un mondiale in Europa mi ha consacrato

Il mondiale in questione è Svizzera 1954 anche conosciuto come Coppa del mondo Jules Rimet del 1954.

Julinho si rese noto per una rete segnata contro l’Ungheria, un gol-capolavoro, al limite dell’area di rigore, colpita con l’esterno destro. La palla sfiora il palo, impendibile per il portiere magiaro!

 

Ho perso una finale importante

30 maggio 1957

Due città a confronto: una maestosa e imperiale; l’altra preziosa e piccina. Non potevano essere così diverse, ma allo stesso tempo estremamente belle.

Sono Madrid e Firenze, l’una contro l’altra!

La prima, rappresentata dal Real Madrid, trascinato da Di Stefano; la seconda, la Fiorentina, condotta dalle magie del “nostro” Julinho.

La partita terminerà 2-0  per los blancos. Il sogno viola di sedere sul trono d’Europa  è svanito.

 

 

CALCIATORE MISTERIOSO #5

 

Premessa: il calciatore NON è in attività

 

Indizi

  • Eroe dei due mondi

 

  • Tutto iniziò in nel Regno Unito

 

  • Alessandro è la chiave

 

Siamo giunti alla conclusione, amici lettori!

L’ultimo calciatore misterioso è Giorgio Chinaglia.

 

Scopriamo insieme il perché:

 

Eroe dei due mondi

Riferimento garibaldino, Giorgio ha conseguito importanti successi sia in Italia che sulla sponda americana dell’Atlantico.

Nell’annata 1973-1974 porta  a suon di gol la Lazio alla vittoria del suo primo storico scudetto!

Negli Stati Uniti vinse  con i New York Cosmos, quattro Soccer Bowl nel 1977, 1978, 1980 e 1982.

 

Tutto iniziò nel Regno Unito

Dopi i successi sopracitati è facile identificare Giorgio con quelle maglie che raccontano il meglio della sua storia calcistica.

Ma sapevate che il Once upon a time di Chinaglia non fu in Italia, bensì in Galles?

Trasferitosi da bambino a Cardiff, la squadra dove tirò i primi calci che contano (al pallone, ovviamente) fu lo Swansea.

Come ben sapete, il Galles è parte integrante dello United Kingdom.

 

Alessandro è la chiave

Quali passioni possono descrivere il vostro redattore se non gli Stati Uniti e la Società Sportiva Lazio?

Chi, se non Giorgio Chinaglia, con le sue esperienze a Roma e a New York City avrebbe potuto essere il Calciatore Misterioso  per eccellenza, quindi adatto a chiudere questa prima e sanszionale stagione de Il Calciatore Misterioso?

 

 

Alessandro Bonifazi