La notte rossonera: finalmente Ibra, percussione Tonali, vicinissimi Brahim Diaz e Bakayoko

La notte rossonera. La notte in cui finalmente il Milan trova la quadra del cerchio e svolta il suo mercato per regalare in tempo a Pioli una rosa chiara, delineata, costruita per sognare quel quarto posto che significherebbe una Champions che, habitat naturale rossonero, dalle parti di Milanello manca ormai da troppo tempo. 

Finalmente Zlatan. Dopo qualche settimana di tira e molla è arrivata nel tardo pomeriggio la fatidica fumata bianca: rinnovo fino al 2021. Ibra finalmente convinto dal notevole sforzo rossonero, che accontenterà in toto le richieste del suo ingente procuratore, ovviamente Mino Raiola, pagandolo 7 milioni netti, tutta parte fissa e nessun bonus. Decisamente investimento, ma nonostante l'età avanzata un calciatore così era troppo importante, perderlo sarebbe stato troppo pesante, è il simbolo della rinascita rossonera dell'era Stefano Pioli. Già domani potrebbe sbarcare a Milano e tornare a Milanello, dove un mese dopo riabbraccerà quei compagni che ha condotto all'arrembante cavalcata post Covid. Ma stavolta non erediterà la numero 21, prenderà direttamente la 9: serve evidentemente e scaramanticamente una divinità calcistica senza età per sconfiggere la maledizione della 9 post Inzaghi. 

Percussione Tonali E non è finita qui. Perchè la grande notizia della serata, a dir la verità paventata e meditata nelle segrete e prestigiose stanze nelle ultime settimane, è il forte interessamento del Milan per Tonali. L'Inter tergiversa, in quel ruolo vanta Brozovic, pupillo di un Conte ormai rimasto alla base. E allora Milan, destinazione che piacerebbe al ragazzo, in rossonero titolare inamovibile. Più di primi sondaggi con Cellino, che a questo punto registra un'altra seria contendente alla corsa a Sandro, il suo gioiello più luminoso malgrado la retrocessione del suo Brescia. Ed il Milan avrebbe liquidità: linea verde e dinamismo, possibilmente italiana, identikit perfetto anche per Gazidis, che a quel punto convincerebbe il fondo Elliott a realizzare investimento. Cellino vuole almeno 35 milioni, l'impressione è che il Milan possa arrivare ad offrire fino ai 30. Operazione facilitata se dovesse pervenire qualcuno in grado di pagare la clausola di Bennacer, sui 50, opzione al momento abbastanza remota. Ma il Milan non scherza e fa sul serio, ormai s'è capito. 

Bakayoko e Diaz E mentre Massara sonda con la Fiorentina non più per Chiesa e Milenkovic ma per capitan Pezzella visto come spalla niente male di Romagnoli e uomo di fiducia di Stefano Pioli, arrivano i primi veri colpi in entrata. Trapela e filtra super ottimismo da Londra dove il Chelsea da giorni ha aperto al prestito con diritto (e non più con obbligo) per Bakayoko: il calciatore ha già manifestato il suo estremo gradimento a tornar a vestire rossonero. In arrivo pure Brahim Diaz, dopo l'accelerata decisiva degli ultimi giorni: qui prestito con obbligo, si discute sul diritto di recompra per un Madrid che non vuole rischiare di compiere lo stesso errore chiamato Theo Hernandez. Dovrebbe arrivare sui 20 complessivi, potrebbe però andar via sui 30, un pochino come successe alla Juve per Morata. Il Milan però spera di ripetere lo stesso successo di Theo, davanti ne avrebbe bisogno.