Premier: resurrezione City sulle macerie dell'Arsenal. Colpaccio Tottenham, stop United

Risorge il Manchester City di Pep Guardiola, che quantomeno fortifica un piazzamento tra le prime 4 e accorcia le distanze dal Leicester secondo della classe. Troppo tardi ormai per pensare ad un Liverpool che gioca per se stesso e per i record, ma se i tifosi volevano una reazione ecco qui che il Man City non ha deluso: calcio spettacolo ed esecuzione magistrale di football, proprio come in tutti questi anni. Divorato l'Arsenal, distrutto tra le sue macerie, grazie alla doppietta di un calciatore stellare come Kevin De Bruyne ed il solito, cronico, straordinario acuto di Sterling. 3-0 netto all'Emirates e segnale importante: all'Arsenal serve un nuovo allenatore, solo 4 punti su 4 gare per Ljungberg, troppo poco per conquistarsi il trono fino alla fine dell'anno. 

Vince anche il Tottenham, la grande notizia di giornata. Mentalità vincente eccome, quella mostrata a Wolverthampton. Spurs corsari al Molineax, 2-1 grazie alla decisiva zuccata del buon vecchio Jan Vertonghen in zona Cesarini. Con nervi, esperienza e mentalità, Mourinho sbanca uno dei campi più caldi e difficili d'oltremanica e non solo conquista il quinto posto ma mette pressione al Chelsea, distante ora solo 3 punti. E pensate che la prossima prevede proprio Tottenham-Chelsea.. 

Chi crolla sul più bello è lo stesso Manchester United. Dopo due vittorie consecutive, prestigiosissime e notevolmente mediatiche, Solskjaer stecca sul più bello: solo 1-1 interno con l'Everton di Duncan Ferguson che conquista altri punti salvezza fondamentali. E' proprio questo quello che manca al Man United: continuità, una squadra di giovani che si perde sul più bello.