Premier. Colpaccio Chelsea: Lampard batte Mou! Sussulto City, spento Leicester

Chiaramente le vetrine britanniche erano tutte rivolte al Liverpool, un Liverpool che ha avuto bisogno dei supplementari ma che alla fine è riuscito a battere il Flamengo e laurearsi meravigliosamente Campione del Mondo. 1 a 0, decide Bobby Firmino, ne abbiamo scritto e parlato ampiamente: https://www.footballstation.it/campionati/premier-league/496-liverpool-sei-campione-del-mondo-spenti-i-sogni-flamengo-decide-firmino.html . 

 

Ma non solo Liverpool, perchè il weekend di Premier ha regalato emozioni e, perchè uno dei prodotti di marketing più esportati al mondo in quanto imprevedibile, sorprese e pronostici ribaltati. Al Tottenham Hotspur Stadium infatti clamoroso il successo del Chelsea di Lampard su Mourinho, la rivincita del popolo Blues, l'allievo che supera il maestro. E si parlava di un Chelsea in netta crisi, dopo 3 sconfitte nelle ultime 4. Si parlava di un ex dal dente avvelenato, lo special One, che sentiva eccome l'odore del sangue, pronto a coronare col sorpasso da quarto posto una gran rincorsa, quella di un fertile dicembre. Invece 2-0 per i Blues, meritatissimo, messi meglio in campo, compatti e determinati. Decide una doppietta di Willian, sempre scatenato contro il Tottenham; poi nella ripresa l'espulsione forse eccessiva di Son che lascia gli Spurs in 10, ne annienta ogni possibilità di rimonta e chiude la partita. 

La domenica s'era aperta con l'ennesima sconfitta del Man United di Solskjaer. Bravo il tecnico norvegese a capire quanto e come dalle parti di Old Trafford ci fosse bisogno di un ricambio generazionale, di lanciare giovani, ma non può bastare. Perchè questi ragazzi, malgrado grandi e orgogliose prestazioni da veri diavoli rossi contro le big, non riescono a gestire pressione e mentalitò, perdendo costantemente punti contro le piccole. Ed è così che dopo la doppia prestigiosa su Tottenham e Man City, è arrivato il misero pari interno con l'Everton e ieri, soprattutto, la sconfitta col fanalino di coda, il Watford di Nigel Pearson, che ha riversato a Vicarage Road grinta e attributi perchè era già l'ultimo treno salvezza. 2-0 secco e speranze riaccese: adesso il quartultimo posto dista 6 punti, distacco tutt'altro che insormontabile con metà campionato ancora tutto da giocare. 

Nel sabato pesantissimi i successi di Wolves (decide il solito Jimenez, 2-1 a Norwich) e Sheffield United, le due rivelazioni assolute. Le Blades espugnano la Manica e vincono a Brighton proiettandosi a latitudini meravigliosamente europee. Colpaccio esterno dei Saints che mostrano la bontà del loro momento di forma e vincono l'ennesimo scontro salvezza dell'ultimo mese: 3-1 a Villa Park!

Il sabato di Premier s'è chiuso col posticipo di lusso tra Man City e Leicester, finito 3-1 per Guardiola, che rafforza un posto Champions e dimostra, almeno dal punto di vista tecnico, di essere l'unica rivale del Liverpool. Rivale tra virgolette, perchè restano troppi i punti di distacco tra la prima della classe e i campioni in carica. Vince il Man City in rimonta, nonostante super Vardy, che timbra all'inizio e spaventa Guardiola. Poi la ribalta, firmata dall'ex Mahrez, da Gundogan e da Gabriel Jesus, ma ispirata dal centrocampista offensivo più forte del mondo, Kevin De Bruyne.