Notti magiche, magnifica Dea: il Valencia s'arrende all'esplosività dell'Atalanta

Magnifica, raggiante, maestosa. L’Atalanta si aggiudica il primo turno degli ottavi di Champions League col Valencia: un 4-1 netto, che non lascia scampo. Hateboer si prende la scena con una doppietta micidiale, in mezzo le meraviglie di Ilicic e di Freuler. Unico neo la rete di Cheryshev, in gol dopo un minuto dal suo ingresso. La Dea è il manifesto della filosofia calcistica voluta da Gasperini: azioni avvolgenti, gioco spumeggiante e intraprendenza. Se vogliamo essere proprio pignoli, vanno migliorate alcune situazioni in fase di costruzione da dietro. Ormai l’Atalanta è una grande e, proprio per questo, le ambizioni sono sempre elevate. E’ comunque doveroso un plauso a Percassi, Gasperini, ai tifosi atlantici e a tutto il gruppo. Ora testa al Mestalla, vietato buttare via le delizie proposte.

MANIFESTO ATALANTINO Primo tempo a forte tinte atalantine. Pasalic ha un’occasione grossa come una casa - dopo pochi minuti - ma sciupa clamorosamente. La squadra di Gasperini si prende con autorità e consapevolezza il controllo del gioco, applicando qualità e sostanza. A rompere gli indugi è Hateboer, grazie ad un’azione da incorniciare: Gomez sforna l’assist, l’olandese taglia davanti a Gaya e punisce Domenech. E’ incredibile di come, in occasione della rete del vantaggio, i due uomini più avanzati della Dea siano Hateboer e Palomino, due difensori. Simbolo della filosofia moderna di calcio di Gasperini e della sua visione intraprendente. Il Valencia, nonostante la brillantezza dei padroni di casa, ci prova. Torres colpisce il palo, Guedes mette i brividi. La convinzione nerazzurra è però notevole. Ilicic tira fuori il coniglio dal cilindro: acuto di destro maestoso e imponente, gesto che equivale al gol del raddoppio. Nella ripresa l’Atalanta non commette l’errore di calare d’intensità, anzi. I ritmi elevati, le spinte laterali e i guizzi di Gomez continuano ad avvolgere la manovra della Dea. Gli spagnoli ci provano con un passaggio filtrante, sul quale non Kondogbia non arriva per un soffio. Dopo questa piccola “amnesia”, arriva il tris: Freuler sfodera un tiro a giro magnifico, una rete impeccabile. E’ show a San Siro, la Dea è in estasi. In questo momento idilliaco, Gollini è provvidenziale sul tiro di Gomez. Il portiere è caparbio nell’intervento anche se, il calciatore dei Pipistrelli, poteva certamente far meglio. Le emozioni non finiscono qui: Hateboer realizza la doppietta e cala il poker, l’esterno si regala una serata indimenticabile. L’olandese è tosto nel tenere botta su Mangala e nello sferrare il tiro. La Dea raggiunge il picco, il Valencia non è però definitivamente al tappeto. Cheryshev, appena entrato, trova subito la rete, complice un errore di Palomino. Gli ospiti si rendono poi pericolosi a più riprese, sfruttando alcune indecisioni. Gli spagnoli provano a ruggire fino all’ultimo, i padroni di casa resistono. Finisce 4-1, probabilmente Gasperini non si aspettava un risultato così netto. Ecco, perché, la vittoria è davvero dolce.