Il Milan sbanca pure Roma: 2-1 all'Olimpico, battuto Mourinho. Napoli al passo, Inter in scia

Straordinario Milan, maturo, compatto, vincente. Già perchè Stefano Pioli sbanca pure Roma, sbanca pure l'Olimpico, batte Mourinho e riagguanta Spalletti. Gran bel Milan nonostante fiammate giallorosse fin dai primi istanti: sblocca Ibra, fucilata su punizione. Nella ripresa ancora Milan, annullato il raddoppio a Zlatan, che poi conquista rigore, rigore che Kessiè trasforma spiazzando Rui Patricio. E allora Roma, Roma dal gran cuore, squadra al primo anno di progetto. Un fallo su Krunic non sanzionato porta all'espulsione di Hernandez per doppio giallo: Theo salterà il derby, forse unica nota stonata della serata milanista. La Roma insiste e con l'uomo in più attacca a spron battuto: accorcia l'ex Faraone, ma è troppo tardi. Si chiude 2-1, ruggisce la panchina rossonera al termine di una gara tesa, pregna di contenuti, intensa, fisica. Furente Mourinho, che attacca e protesta contro la direzione di gara. Prima sconfitta casalinga in A per Jose, considerando le due stellari annate nerazzurre che portarono al Triplete nell'ormai lontano 2010. Raggiante Pioli nel post gara, che predica sì lavoro, ma sottolinea quanto e come la squadra abbia completamente preso consapevolezza dei propri mezzi nelle grandi sfide. Ormai realtà, d'altronde non si raggiungono risultati così senza alcun motivo. 31 punti su 33: giù il cappello.

Tre punti tra mille insidie ed in una vera e propria bolgia pure per il Napoli di Spalletti. Anche per gli azzurri 31 su 33, ruolino di marcia strepitoso. Clima bollente, incandescente all'Arechi. Derby che Salerno attendeva da anni. Il Napoli, orfano di Insigne e Osimhen, fatica ad ingranare. Spalletti azzecca i cambi e la sblocca Zielinsky, prima del finale bollente, dove gli azzurri soffrono eccome. Ribery ispira il popolo salernitano, Di Lorenzo salva sulla linea, espulsione per Koulibaly e finale intensissimo. Alla fine Luciano esulta, ma onore a Colantuono e Salerno: gran derby, venduta cara la pelle. 

In scia al terzo posto segue l'Inter: turnover interno con l'Udinese, ne approfitta Correa che prima dorme poi si sveglia, 2-0 e doppietta decisiva del Tucu. Sale, viaggia e sogna la Fiorentina di Vincenzo Italiano, che distrugge il suo ex Spezia 3-0 trascinato dal solito sontuoso e strepitoso, sempre più completo e determinato, Dusan Vlahovic. Tripletta, ma squadra che nel complesso esprime trame veramente importanti. L'Empoli rimonta il Sassuolo nel recupero (2-1 al Mapei), a reti inviolate lo scontro diretto tra Genoa e Venezia. 

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