Roma: frenata Rugani, rispunta Mustafi? Attacco: idea Kalinic, Defrel ai saluti

Roma attivissima. Anche nell'ultima fase di una finestra estiva che l'ha vista estremamente cambiare tutto. Petrachi doveva rivoluzionare, dove rilanciare un nuovo ciclo. E c'è riuscito: buoni prodotti, centrocampo giovane e ambizioso e fluidificanti di prim'ordine. Dzeko ha rinnovato: sarà lui il faro, la guida esperta, là davanti. Ma non basta, serve un suo vice ed un'ala sinistra. 

FRENATA RUGANI Ripensamento giallorosso. Daniele Rugani s'allontana. La Roma si interroga se vale davvero spendere quelle cifre e rinunciare a due talenti del settore giovanile, come detto Riccardi e Celar. 24 milioni è troppo, almeno per il momento. La strategia di Petrachi è chiara: aspettare che la Juve resti con 5 centrali per soli due posti alla fine del mercato, per comprare Daniele a prezzo stracciato. Al momento il direttore sportivo torna a vagliare alternative e si rituffa in Premier perchè, nonostante le trattative per Alderweireld prima e Lovren poi, si è aperta la pista che porta a Mustafi, non più nei piani tecnici dell'Arsenal. 

KALINIC Se per l'ala sinistra ci giungono poche novità, in quanto sembra difficilissimo arrivare a Mariano Diaz, per costi e complessità dell'operazione, Petrachi ha individuato un buon vice Dzeko. Si tratta di una vecchia conoscenza del calcio italiano: Nikola Kalinic, chiaramente in uscita dall'Atletico Madrid. Simeone non lo vede, non lo vede proprio, il croato fa storie e non mostra la garra richiesta dal Cholo. Chiuso da Morata e Costa, può andar via anche in prestito con diritto di riscatto. A Roma sarebbe comunque una riserva, il ragazzo gradisce la capitale ma preferirebbe altre destinazioni, sempre italiane. Finora non s'è fatto avanti nessuno, solo la Roma, Petrachi fiuta l'affare low cost. 

LE CESSIONI Gran parte del lavoro che Petrachi era stato chiamato a portare avanti era la campagna cessioni. Ovvero, cedere gli esuberi. E così è stato: sono andati via in tanti, Nzonzi e Karsdorp inclusi, Petrachi ha dovuto sistemare i fallimenti di Monchi. Tra questi ne manca ancora qualcuno. Se per Pastore le offerte latitano e l'argentino sogna di rilanciarsi nella capitale, per Defrel è corsa tra Sassuolo, Sampdoria e Cagliari. Dopo esser stato vicinissimo ai sardi, al momento a poterla spuntare sembra proprio essere il club blucerchiato, nonostante il passaggio di proprietà in atto. E' sempre stato un pupillo di Di Francesco: affare in chiusura in prestito con obbligo a 15, formula perfetta per dilazionare il pagamento. In partenza anche Schick, anche qui prestito secco, direzione Bundes. Lipsia su tutti, nelle prossime ore previste rilevanti novità. C'è da sistemare anche un'altra questione spinosa, un altro monchiano: Maxime Gonalons, che tratta col Rennes, fino a qui senza successo.