Juve-Inter, crisi a braccetto: Allegri e Inzaghi sotto assedio. Prima sosta: capolavoro Udinese, Atalanta e Napoli capoliste, bocciate Verona e Samp

Significativa l'ultima delle prima sosta in A, eccome. Le tre del Nord sconfitte in concomitanza. Ed è crisi, a braccetto. A braccetto tra Inter e Juve. A braccetto tra Inzaghi e Allegri. Entrambi sotto assedio. Le grande deluse, le grandi sconfitte di questo inizio di stagione. E sembra quasi che entrambi i club stiano, un pochino come il giornalismo anni 90, studiando e aspettando cosa faccia l'altra rivale, la prima mossa, semmai una delle due dovesse decidere di sollevare il proprio allenatore dal rispettivo incarico. Ma sussiste differenza: l'Inter naviga a vista, gli Agnelli sembrano più possenti economicamente, quantomeno per prendere decisioni del genere, ed osare nomi più significativi, dal momento che da qualche settimana la lista dei più prestigiosi disoccupati di lusso del calcio internazionale recita ora pure Tuchel assieme a Pochettino e Zidane. 

MALISSIMO INTER Inter sconfitta ad Udine, 3-1 in rimonta: deludente la gara dei nerazzurri, apre Barella ma senza grinta non costruiscono sul vantaggio, autogol di Skriniar (sintomo di fragilità e incertezze, societaria e futuribile), alla fine la splendente Udinese conquista addirittura la quinta vittoria consecutiva e centra la zona Champions alla sosta. Per carità, Udinese straordinaria, compatta e idee chiare, Football fluido e gran voglia di attaccare, sempre e comunque, ma con grinta ed equilibrio: insomma, squadra completa. Ma analisi e momento dell'Inter non possono passare inosservate: manca quell'attenzione, quella cattiveria agonistica, quel muoversi da squadra. Squadra lunga, slegata, distratta, superficiale. E Inzaghi cronicamente continua a sbagliare i cambi: ieri osa addirittura un doppio cambio quasi punitivo per scelta tecnica alla mezzora del primo tempo, che non paga e anzi, spegne Bastoni e manda in tensione lo spogliatoio. 3 sconfitte nelle prime 7 gare di campionato: numeri preoccupanti per qualsiasi ambizione Scudetto. 

MALISSIMO JUVE Malissimo pure la Juventus, doppia sconfitta tra Benfica e Monza, prima vittoria brianzola in A, col sogno di Palladino subentrato a Stroppa. 1-0 e squadra spenta, slegata, nervosa. Espulso Di Maria. Allegri in tribuna squalificato sguardi spenti. Soliti problemi, proposta assente. Assenze pesanti, sì, per carità, ma è giusto chiedere comunque di più a questa squadra. Due domande in dirigenza, nonostante il pluriennale contratto allegriano, sono d'obbligo, soprattutto alla sosta. Giornalisticamente è giusto altresì sottolineare che Sarri e Pirlo sono stati licenziati per molto meno. 

Foto ufficiale Juventus Facebook

CAPOLISTE Tra le prime pagine merita ampio spazio pure il Napoli di Spalletti, che chiude un sontuoso e sorprendente (viste premesse, partenze e contestazione) inizio di stagione del nuovo giovane team azzurro, ieri capace pure di espugnare San Siro rossonero, il campo dei Campioni d'Italia del Milan. Rigore generoso, Milan stanco e sfortunato, forse un pochino appannato, troppe assenze: ma le copertine partenopee sono tutte meritate. Così come quelle dell'Atalanta, che digerisce i due punti interni persi con la Cremonese espugnando l'Olimpico: battuto un nervoso Mou, squadra che fa un po di confusione, Atalanta quest'anno più fresca, cinica, idee chiare, concreta. Tutto facile per la Lazio di Sarri che a Cremona cala il poker e riscatta Europa e Danimarca; finalmente sospiro Viola che batte Cioffi e Verona, sempre più bassi. L'Empoli trova la prima meritata vittoria stagionale e rovina il debutto di Motta a Bologna; senza Berardi ecco il primo gioiello italiano di Alvarez e Sassuolo gela la Torino granata. 

LA CLASSIFICA COMPLETA

Napoli 17
Atalanta 17
Udinese 16
Milan 14

Lazio 14
Roma 13

Inter 12

Juventus 10
Torino 10
Fiorentina 9
Sassuolo 9
Spezia 8
Empoli 7
Salernitana 7
Lecce 6
Bologna 6
Hellas Verona 5

Monza 4
Cremonese 2
Sampdoria 2