Solidità, pragmatismo e non solo: il Parma piega la Roma

Solidità, organizzazione e pragmatismo permettono al Parma di stendere la Roma. Al Tardini, i ducali vincono per 2-0 con i lupi: decidono i gol di Sprocati e Cornelius nella ripresa. La squadra di Fonseca, complici soprattutto le fatiche europee, non è brillante come fatto vedere nelle ultime partite. Dopo un primo temo equilibrato e per certi versi "monotono", nella ripresa si alzano notevolmente i ritmi di gioco. Kolarov colpisce il palo da calcio di punizione, Zaniolo e Kluivert corrono e si impegnano, ma non graffiano. I padroni di casa invece mostrano cinismo e lucidità: Sprocati, entrato per l'infortunato Gervinho nel primo tempo, sblocca il match. Cerca di rialzarsi la squadra di Fonseca: non si rivelano efficaci le esecuzioni di Zaniolo, Kluivert e di Under. E allora un determinato Parma, spinto da Kulusevski, autore di una prestazione di valore, raddoppiano addirittura i conti nel finale con Cornelius. Da evidenziare le prove dei due portieri, protagonisti di interventi di ottima fattura. I romanisti non rispondono presente alle vittorie di Cagliari e Lazio, mentre il Parma sale a 17 punti.

MATCH BLOCCATO Il Parma porta la Roma sui binari prediletti: i ducali sono attenti difensivamente e decisi in ogni duello. I ducali, come ci si aspettava, si affidano maggiormente alle accelerazioni di Gervinho, e alle invenzioni di Kulusevski. Anzi, sugli sviluppi di un corner, l’ivoriano sfrutta abilmente lo schema, ma non inquadra la porta. I lupi cercano di rendersi pericolosi soprattutto sugli esterni, anche perché Dzeko è costantemente marcato. Kluivert, quando si accende, mostra tutta la sua qualità, mentre Zaniolo - partito in modo energico - è ben chiuso dalla retroguardia emiliana. Nonostante l’organizzazione di casa volta a chiudere ogni spazio, anche Gagliolo e Cornelius si rendono pericolosi. Da registrare l’uscita dal campo di Spinazzola per problemi fisici al posto di Santon, e quella di Gervinho per Sprocati. Anche Fazio - insidioso con un colpo di testa - è costretto a giocare con una “fasciatura” al capo. I primi 45’ di gioco terminano così a reti inviolate.

STRATEGIA DUCALE I ritmi si alzano notevolmente nella ripresa. Cresce e neanche poco l’intensità, favorendo una maggiore qualità nei vari slanci offensivi. Kolarov batte la punizione in modo esemplare colpendo il palo, Sepe è poi provvidenziale sul tap-in di Pastore. I lupi non portano a buon fine alcune iniziative con Zaniolo e Kluivert, andando a sbattere sulla retroguardia di casa. Entra Under, per Pastore. Anche il Parma alza il baricentro e si vede. Sprocati lavora bene il pallone in area, si gira e trafigge Pau Lopez. Rotti gli indugi. I romanisti, nonostante qualche incomprensione tra Dzeko e Zaniolo e tra Pau Lopez e Santon, provano comunque a reagire. Arriva il turno di Diawara per Fazio, con Mancini che scala in difesa. I padroni di casa, spinti dalla determinazione e da un buon pressing, hanno occasioni davvero importanti. Kulusevski ruba la sfera a Veretout e, dopo un scatto notevole, serve Cornelius: il tiro del danese è neutralizzato da Pau Lopez. L’ex Atalanta si vede negare per la seconda volta il gol da grandi interventi dello spagnolo. Zaniolo cerca di rimettere brio al reparto offensivo, sfoderando un tiro deviato ancora da Sepe. Kulusevski non è però da meno ed effettua un gran tiro a giro. Kluivert prima della conclusione dalla distanza, è miracoloso in fase difensiva nell’anticipo, evitando così il raddoppio. Le energie spese in Europa League si fanno sentire. Under esegue un’altra conclusione, ma non è efficace. In pieno recupero, arriva il gol di Cornelius, una rete meritata per la punta.