Milan psiche e follia: equilibri al tappeto, Ante Rebic all'ultimo respiro, Udinese battuta 3-2

Una delle partite più belle dell'anno. Equilibri tattici al tappeto, spot quasi da Premier, Rebic al fotofinish e il Milan che vince una partita pazzesca. Udinese battuta 3-2, Milan che risale la classifica e trova 3 punti chiave per morale e continuità. 

SOLITO PRIMO TEMPO Pronti via ed uscita senza senso di Donnarumma, Larsen da destra pesca il gioiello e la parabola si insacca a porta vuota. Milan che reagisce ma senza particolari spunti, Udinese compatta e densa col suo tradizionale 352, pochi spazi e fischi rossoneri all'intervallo: sembra il solito pomeriggio 19/20, invece la ripresa cambierà qualsiasi concezione. 

PAZZESCA RIPRESA Entra Rebic al posto dello spento Bonaventura, spazio a sinistra per rimostrare quanto di buono fatto vedere in Coppa Italia, finalmente segnali di risveglio più che tangibili. E proprio Rebic taglia e raccoglie un cross al bacio di Conti e pareggia in apertura: sussulto a San Siro, Udinese incassa e riparte. I primi 20 minuti della ripresa sono uno spot per il calcio internazionale, un meraviglioso spettacolo senza senso. E' dominio Udinese col Milan spaccato, un centrocampo che a 2 regge pochissimo e la potenza e la fisicità friulana esce tutta fuori: la squadra di Gotti spavalda non crede ai suoi occhi e costruisce 4 palle gol clamorose, la palla scherza più volte sulla linea e Donnarumma riscatta l'errore della prima frazione compiendo almeno 3 miracoli clamorosi. Okaka e Lasagna a bocca aperta, così come Pioli, che non sa più cosa fare per restituire un minimo di equilibrio ai suoi. Allora accetta la sfida e Milan arrembante in campo aperto, manca un pizzico di lucidità e allora ci pensa il solito Theo Hernandez: siluro al volo da fuori area, ormai uno dei fluidificanti più forti del mondo, unica oasi di felicità in un campionato maledetto per i rossoneri. Milan che deve gestire il vantaggio e possibilmente chiuderla, ma niente da fare, il terzo gol non arriva e gli equilibri difensivi sono quelli che sono, ovvero pressochè inesistenti: così basta un cross al bacio del solito Larsen per la splendida torsione di Lasagna, che stavolta sì, batte Donnarumma. E' 2-2 a al minuto 85, ma l'impressione è che possa succedere ancora tutto. E così è, tre minuti di recupero, squadre aperte, stavolta la fortuna sorride al Milan, grazie ad un Rebic sfacciato, rinato, determinato: tocca la palla, si sposta la palla verso sinistra, diagonale perfetto e Musso impotente. Palla in rete, esplode San Siro.