Altro che cinica e Contiana: la vendetta del Ninja, Inter ancora inchiodata

Rabbia, polemiche e tensione alle stelle a San Siro, dove l'Inter perde altri punti chiave per la corsa al titolo, proprio oggi che sulla carta avrebbe dovuto accorciare. Inter-Cagliari finisce 1-1: altro che cinica e Contiana, tante palle gol sprecate e puntualmente arriva il gol dell'ex, l'intramontabile Nainggolan, fatto fuori dalla dirigenza nerazzurra. Finale ricco di tensione, Conte e panchina ad inveire con l'arbitro, Lautaro espulso perde la testa. La consapevolezza che l'Inter si sia giocata a gennaio gran pezzo di scudetto. 

LA GARA Primo tempo di marca nerazzurra, anche senza brillare. L'Inter alza i giri del motore e sblocca, segna Lautaro, ciò che voleva. Ancora traversone dalla destra, ancora stacco al centro, ancora Martinez. Il raddoppio non arriva e l'intervallo si chiude sul vantaggio minimo, meritatissimo. Nella ripresa, nei primi 20 minuti, l'Inter straripa: Lukaku imprendibile, ma Lautaro e Sensi sbagliano spesso e volentieri scelta sul più bello e non arriva il raddoppio. Colpevolmente. In Italia la legge calcistica è molto semplice, così puntualmente arriva la vendetta del motivatissimo ex: buon Cagliari, che cresce col passare dei minuti, la difesa nerazzurra regge così arriva la gran botta da fuori di Radja Nainggolan, pallone deviato e palla in rete, beffato Handanovic. Nel finale il tutto per tutto, entra pure Sanchez ma non basta: Lukaku straripante, ma straripa pure il pallone, che finisce fuori. Si spengono le speranze nerazzurre, piano piano, altri punti persi, proprio oggi che Conte avrebbe dovuto accorciare. Nel finale saltano i nervi, decisioni arbitrali e falli discutibili, clima bollente e rosso per Lautaro.