Fattore K e finale al cardiopalma: la Roma stende il Cagliari

La Roma, nel segno di Nicola Kalinic - autore di una doppietta micidiale e di un assist - con una prestazione spumeggiante - nonostante le sbavature difensive - passa  a Cagliari. Finisce 3-4 in favore dei romanisti che, fin dalle prime battute, mettono subito in chiaro le cose. Nonostante il dominio degli uomini di Fonseca, sono i padroni di casa a passare in vantaggio con un gol meraviglioso di Joao Pedro. La reazione è immediata e allo slancio offensivo dei giallorossi, si unisce la concretezza. Kalinic sigla una doppietta micidiale, grazie anche al goffo intervento di Luca Pellegrini e al prezioso assist di Mkhitaryan. Kluivert, nella ripresa, dopo aver colpito la traversa - la seconda per la Roma dopo quella di Under nel primo tempo - la chiude. Sembra chiaro l'epilogo, ecco sembra. Pereiro, appena entrato, effettua una percussione non contrastata dalla fase difensiva giallorossa, trovando la rete che rimette tutto in discussione. E' proprio da questa rete la premessa di un finale in cui succede di tutto. Kolarov segna da calcio di punizione, beffando Olsen. Joao Pedro accorcia nuovamente, dopo che Pau Lopez respinge il suo tiro dal dischetto. Dopo sei minuti di recupero, la spunta la Roma. I romanisti rispondono all’Atalanta, rimanendo attaccati al treno Champions League. Il Cagliari dovrà senz'altro proporre un qualcosa di più vibrantue per tornare ai livelli iniziali.

DOMINIO ROMA, FINALMENTE KALINIC Fonseca, nel suo 4-2-3-1, rispetta quanto detto alla vigilia: dentro Kalinic, Dzeko parte dalla panchina; Villar prende il posto di Veretout - non al meglio - mentre Bruno Peres si prende la fascia da terzino destro. Maran, invece, si affida al 4-3-2-1, dove spicca l’ex illustre, ovvero Nainggolan. Il belga ha il compito di supportare i movimenti di Joao Pedro e Paloschi - preferito a Simeone - ma anche quello di dare sostanza e contributo al centrocampo. I giallorossi partono molto forte. Tante occasioni nel giro di dieci minuti. Emerge, con qualità, Cengiz Under: il turco esegue un paio di spunti rapidi, servendo Kalinic e Bruno Peres - i due non concretizzano - e colpisce una traversa. Tra l’altro, in occasione del legno colpito dal turco, sulla respinta, Olsen è prima provvidenziale su Mkhitaryan, successivamente Klavan è miracoloso sul tiro ravvicinato di Kalinic. Insomma, prima parte a fortissime tinte giallorosse. Il Cagliari prova a crescere: Luca Pellegrini, sfrutta uno spiraglio, effettua un tiro potente ma Pau Lopez risponde presente. Tante azioni - soprattutto romaniste - ma poca incisività. A smuovere le acque, ci pensa la rete che rompe gli indugi. Joao Pedro realizza un gol splendido grazie ad un aggancio tecnicamente perfetto - su lancio di Oliva - e ad un tiro impeccabile. Tutto qui? Neanche per idea. Un minuto più tardi, Luca Pellegrini su cross di Kolarov, la dà involontariamente a Kalinic che, da pochi passi, sigla la sua prima firma con i lupi. Le buonissime trame dei capitolini, vengono premiate: Under serve abilmente Mkhitaryan, l’armeno fornisce un altro, corretto, sapiente assist nella sua stagione, Kalinic è freddo. Il croato mette a segno la sua doppietta. Micidiale. Finisce così la prima frazione, sotto il segno della punta croata.  

FATTORE K ,PAZZO FINALE La ripresa si apre, ancora, con la spinta della Roma. Un Under in forma smagliante, al culmine di un altro guizzo, serve Kluivert che, di destro per poco non trova un gran gol. Il Cagliari, però, ha una ghiotta opportunità. Nainggolan apre egregiamente per Ionita, ma il centrocampista prima si fa fermare da una grande scivolata di Kolarov, e poi sbaglia il passaggio all’indietro. L’olandese conferma i suoi buoni propositi, grazie ad un’azione resa possibile dalla poca reattività della retroguardia sarda, ma al tempo stesso dinamica e fluida: Kolarov lancia, Kalinic spizza, Kluivert in velocità non perdona e cala il tris. I capitolini hanno pienamente in mano il match, ma un episodio rimette tutto in discussione. Pereiro, appena entrato, sfrutta la non pressione della difesa romanista, effettua una percussione e sfodera un tiro che batte Pau Lopez. Ci crede il Cagliari. La fluidità romanista emerge nuovamente. Direttamente da calcio di punizione, Kolarov disegna una traiettoria che beffa Olsen. Non basta, però. Smalling causa rigore, per un intervento col braccio su un cross. Dal dischetto si presenta Joao Pedro, Pau Lopez gli para il tiro ma sulla ribattuta il dieci sardo non sbaglia una seconda volta. La Roma gestisce nel recupero, resiste alle avanzate del Cagliari e porta a casa tre punti importanti.