Napoli-Udinese 2-1. Azzurri svogliati e senza verve, Politano salva tutti

 Il campionato del Napoli sembra essere finito praticamente domenica scorsa contro il Milan. Sarà stata la sfida di prestigio contro una delle squadre più in forma del torneo, fatto sta che, dopo quel match gli azzurri sembrano svuotati di energie mentali, proiettati già verso l'ottavo di Champions contro il Barcellona. Dopo l'opaco pareggio di Bologna, dunque, arriva un'altra prova incolore nonostante il 2-1 finale sull'Udinese.

Un possesso palla bulgaro ma raramente pericoloso. Squadra lenta, svogliata ed a tratti irritante. Il discorso in settimana di Gattuso non ha avuto l'effetto sortito. Il gol nel recupero di Politano regala il successo ma non cambia una prova incolore.

Per l'occasione, il tecnico azzurro rivoluziona la squadra con ben 8 elementi nuovi rispetto a tre giorni fa, schierando quella che idealmente, è la formazione tipo.

Gli azzurri dominano in un lungo e largo ma non impensieriscono più di tanto Musso.  Come, però, ultimamente accade di frequente, i partenopei alla prima azione contro, subiscono gol. E' il 22' quando Nestorovski dalla sinistra pennella un cross che nessuno riesce ad intercettare, De Paul arriva per primo e con un diagonale batte Ospina.

Alla mezz'ora il pareggio quando Milik, appena entrato, devia in porta da due passi il cross di Fabian Ruiz.

Nella ripresa gli azzurri partono come nella prima frazione avendo il pallino del gioco e colpendo una traversa con Zielinski ma, pur creando di più, sono gli ospiti ad avere le occasioni migliori con un miracolo di Ospina sul tiro a colpo sicuro di Nestorovski ed il salvataggio sulla linea di Koulibaly sul tocco sotto di Lasagna.

Quando si aspetta solamente il fischio finale, Politano indovina il jolly con un sinistro a giro che mette la palla a fil di palo, regalando così il successo.

Il Napoli resta così in corsa per il fantomatico quinto posto che, seppur non cambierebbe nulla, quantomeno darebbe un minimo di prestigio. Ma nelle ultime quattro giornate serve ben altro altrimenti tanto vale schierare la Primavera e mandare i titolari già a Barcellona.