Liverpool, medicina Tottenham: 3-1 a Londra, vecchi fasti e ambizione. Premier Review: eroico Sheffield, tre punti all'Old Trafford!

Medicina Tottenham. La solita. Perchè storia e tradizione contano. Se c'è un avversario che storicamente riesce a far ritrovare il vero Liverpool, quantomeno quello delle ultime straordinarie stagioni, quello sono proprio gli Spurs, in un calderone d'emozioni e magia chiamato Premier. Fortunati nella ripresa, bravi e vincenti, a colpire proprio all'ultimo secondo della prima frazione col solito Firmino. Poi nella ripresa Arnold e Manè, ripresa dominata, squadra nettamente più forte in campo, anche a livello caratteriale. Jurgen Klopp e le sue tre sberle a Mourinho: dominio a Londra, sotto l'acquazzone, stagione sterzata e primato nuovamente nel mirino. Anche senza coppe domestiche. Crisi alle spalle. Stasera fiammate e ripartenze da vero Liverpool, anche se contro una squadra momentaneamente naufragata tra tutti i suoi problemi, tra infortuni e gente francamente scarsa. Cambi sbagliati, infortunato Kane, stavolta delude Jose, tradito da gente misteriosamente scelta e schierata in campo. Evidentemente ottobre e novembre, quella solidità, furono illusione. O forse no, in qualche modo gli Spurs devono puntare le coppe, il giovedì, l'Europa League. Devono ritrovare quella via, la retta smarrita. 

WEDNESDAY

Clamoroso all'Old Trafford! Un testacoda senza senso, all'interno della Premier più pazza di sempre, ha narrato il 2-1 esterno delle Lame, le gloriose lame, forse già retrocesse, sì, ma all'Old Trafford, su un Man United che, apparentemente lanciatissimo nella corsa al titolo, scivola ancora una volta sul più bello. Sulla buccia di banana. 2-1 Sheffield. United KO: un gol per tempo, non basta il pareggio di Maguire, nel finale controsorpasso di Burke. Esulta Wilder, la vittoria più assurda dell'anno, 1-2 in trasferta, amarissimi Rashford e Cavani: ancora una volta Solskjaer avrebbe potuto fare qualcosa in più, ritmo e cambi da vedere. 49 anni dopo Old Trafford si tinge ancora di biancorosso, ma quello targato Sheffield United. 

Sheffield che sogna la Great Escape, la grande fuga, la salvezza in rimontona. Ma sarà complicato perchè, pure se la vittoria pazzesca di oggi dovesse riaccendere speranza e morale di un gruppo di combattenti già apparentemente e calcisticamente deceduto e destinato alla Championship, la salvezza dista ancora 10 lunghezze: 18 punti contro 8, 18 quelli appunto del Brighton, oggi 0-0 nello scontro diretto col Fulham. 

1-1 spunti e tattica pure tra Everton e Leicester: una frazione per tempo, buona partenza dei Blues di Ancelotti col ritrovato James, pareggio di Tielemans e gran finale delle Foxes nella ripresa, più squadra, più forti. Non a caso ancora in zona Champions. 

3-2 del Burnley e colpo salvezza: Villa Ko, sogno Europa più lontano, nonostante Sanson. Concorrenza agguerrita, sarebbe stato difficile, sì; ma per sognare occorrevano tre punti pure oggi. Che non sono arrivati, perchè lassù nel Lancashire proprio no, non potevano perdere terreno salvezza. 

Buone cosine ma troppi esperimenti per Tuchel, appena subentato, alla prima a Stamford Bridge. Non c'è tempo e ulteriore terreno perso: solo 0-0 alla prima coi Wolves. Gente di Lampard tutta panchinata, provato un 3421: buone cosine, ma non basta. Ancora scetticismo.