Cuore Liverpool, rimonta da titolo! Delusione Arsenal, disastro United

Cuore, grinta e attributi Liverpool. Non mollare mai, fino alla fine, il dogma della storia rossa. Ma questo Liverpool lo incarna forse più di qualunque altro, almeno nella recente storia di Anfield. Dopo agosto e settembre da paura, con reti a grappoli distribuite a chiunque, era plausibile pensare ad un calo fisiologico, è normale. Ma è in questi momenti che si misura la struttura mentale di una squadra, la forza, quella vera, che ti fa capire se può essere davvero l'anno loro o meno. E lo sarà, quantomeno fin qui tutti i segnali sussurrano Liverpool Football Club. Sotto fino alla fine col Villa Park, contro un Villa rinato, partita difficile. Poi il pari di Robertson allo scadere, addirittura il sorpasso firmato Mane ad una manciata di secondi dalla fine. 2-1 Reds, Klopp in estasi, probabilmente la vittoria più importante dell'annata rossa. Lo si capisce dagli sguardi, dalla compattezza, dagli abbracci, dalla tenacia, dall'esultanza a fine gara. Chiunque è saltato dalla panchina, chiunque, per non parlare del settore ospiti. Al Villa Park un solo vento, è quello rosso. 

GUARDIOLA IN SCIA Anche perché col City, seppur con tutte le sue disattenzioni difensive, non si scherza, assolutamente. Lo insegna l'esperienza recente, lo insegna l'ultimo anno, quando 97 punti non bastarono per sollevare quella Premier che da Anfield manca da più di 30 anni. E Guardiola insegue, prova a restare in scia, ma avrà capito che quest'anno sarà comunque più dura del solito. Pep ha abbattuto l'eroica resistenza dei Saints, che dopo lo 0-9 col Leicester hanno venduto cara la pelle all'Etihad, anche loro mostrando grande cuore. Capitolano solo al 86', quando a Guardiola serve Walker, che scaccia la paura e regala il 2-1 decisivo al Man City. 

DISASTRO UNITED La notizia della giornata (forse non più) è l'ennesimo crollo United, battuto pure a Bournemouth. Decide King, 1-0 al Vitality. Diavoli rossi che hanno perso tutto: smalto, identità, qualità, cattiveria. Un mucchio di giovani accompagnati da senatori mai stati leader. Un gruppo scarso, per giunta demotivato, ormai alla deriva. Sembra esser scattata l'ora per un cambio in panchina: scricchiola Solskjaer, forse il vecchio Mou aveva capito tutto. 

CRONICO ARSENAL Chi non riesce proprio a spiccare il volo è sempre invece l'Arsenal di Emery, rimontato e inchiodato dai pericolissimi Wolves. 1-1 all'Emirates, ennesimo pareggio, ennesimi punti persi, Gunners lontani dalla prossima Champions e anche qui, la gente si interroga se Emery corrisponda o meno all'uomo giusto per il post Wenger. Può passare un anno, al secondo non puoi sbagliare, quarto posto deve essere. Ma al momento, nonostante Tottenham e United siano ancora nei meandri di metà classifica, l'obiettivo sembra tutt'altro che vicino. Per i Wolves altro punto prestigioso, ormai sono più che solida realtà, ed è bello che la Premier abbia ritrovato a grandi livelli una realtà cosi storica, così gloriosa, così blasonata. Per non parlare di Raul Jimenez, ormai sicurezza, che con umiltà, ferocia e cattiveria agonistica continua a far male a tutte le difese più importanti, in tutti gli stadi più importanti. 

MEANDRI WEST HAM Soliti meandri e solita storia inesorabilmente anche per il West Ham: cambia l'ordine degli addendi, in questo caso allenatori e giocatori, il risultato non cambia. Ennesimi punti persi in un Olimpico che sembra tutt'altro che impianto adatto al cuore e alla tradizione del pubblico degli Hammers, ormai infatti divenuto terra di conquista per gli avversari. Addirittura sconfitti stasera gli Hammers, 3-2 interno ad opera di un Newcastle che, nonostante tutti i suoi limiti, ha saputo sfruttare l'altalenante dna dei martelli e conquistare tre punti pesantissimi per la propria corsa salvezza. 

SUPER SHEFFIELD, SUPER BRIGHTON In chiusura successo in grande stile dello Sheffield United: ricette compattezza e Lundstram per Wilder, 3-0 al Burnley. Altro successo per un sorprendente Brighton, quello di Graham Potter, he ha silenziato gli scettici e vinto la sua sfida in Premier: 2-0 al Norwich, che malgrado Pukki e un grande inizio di stagione, resta amaramente inchiodato all'ultimo posto. Domani in campo le Volpi a Palace, alle 17.30 spettacolo e superclassico tra due grosse delusioni dell'anno, Everton-Tottenham a Goodison Park.