Poderoso, inarrestabile, stratosferico: Marcus Rashford, l'unica vera star di Manchester

Che all'Old Trafford siano ormai anni difficile, complicati, oscuri l'hanno ormai capito tutti. Avversari e sostenitori. Uno United che, malgrado qualche titolo con Van Gaal e Mourinho, stenta a rivivere le prosperose annate timbrate Sir Alex. Siamo infatti lontanissimi dai livelli di Ferguson, la fase di ricostruzione è complicatissima, il Man United ha dimostrato anno dopo anno di non riuscire più tornare a quelle latitudini. 

L'UNICA SPERANZA Detto ciò, dalle parti di Old Trafford sono comunque passati grandi giocatori, anche in questi anni. Se Matic e Sanchez hanno fallito, lo stesso non si può dire per Ibra e Pogba. Ma c'è un elemento, un ragazzo, un talento che da quelle parti non può esser messo sullo stesso piano degli altri. Non solo perchè è un prodotto di quell'academy lì, cresciuto nei sobborghi di Manchester tra un battimuro e un altro, ma soprattutto perchè è semplicemente il giocatore più forte che abbia calcato da protagonista il pratino di Old Trafford negli ultimi anni. E' Marcus, ovviamenta Marcus Rashford. Corre come un'ala, dribbla come un funambolo, taglia a fette le difese avversarie come una mezza punta, segna, soprattutto, come un goleador, una vera e propria punta. 

IDOLO E MODELLO E non è soltanto emblema del nuovo giovane ma minuto, minuscolo, piccolo United di Solskjaer, ma è soprattutto ormai punto di riferimento e idolo di folle britanniche, punto fermo della nazionale inglese di Gareth Southgate. Il classe 97 ha conquistato tutti, motivo di ispirazione perchè chi lavora duro alla fine ottiene i suoi risultati. Non è madre natura, è fisico. Non è Messi, è Ronaldo. Ma non per questo vale di meno. Fisico poderoso, corsa poderosa, reti straordinarie. Un ragazzo che da anni lavora sodo, duro, in silenzio. Solo pensando al campo, per diventare il migliore. Mai apparso in cronache rosa, flirt o gossip: insaccare la palla all'Old Trafford, quello è il suo amore. 

SENZA LIMITI E questo, più che mai, è il suo momento. La punizione cineteca a Stamford Bridge ha fatto il giro del mondo: si sprecano i paragoni con Ronaldo, ma questo è veramente un animale capace di segnare da ogni dove, contro chiunque, attraverso ogni come. Punizione da 35 metri, spedita alla CR7 alle spalle dell'impotente Caballero. Un messaggio mondiale, planetario. Ed è solo l'inizio. Ha dichiarato di voler diventare il più forte di tutti: se i progressi sono questi, se in pochi anni è riuscito ad arrivare dove è arrivato, potete scommetterci qualsiasi cosa. Sky is the limit dicono quelli bravi oltremanica, l'unico limite è il cielo, tradotto. Esattamente. Ciao Marcus, Manchester è tua.