Bundes, non solo Bayern Campione: ecco tutti i duelli, emozioni e sfumature del weekend

A cura del nostro corrispondente

Alessandro Giura

La sconfitta del Lipsia contro il Borussia Dortmund sabato pomeriggio ha fatto sì che il Bayern Monacofosse già incoronato campione prima della partita contro il Borussia Mönchengladbach. Il social media manager del Borussia, che ama distinguersi per simpatia, aveva simpaticamente twittato al profilo dei bavaresi se “questo vuol dire che oggi non ci provate, vero?”in riferimento alla voglia di festeggiare. Ne hanno avuta invece, tanta quanta voglia di fare gol, rifiliando un 6-0 ai Puledri. Il tutto condito dalla tripletta di Lewandowski, a cui ora manca solo un gol per eguagliare il record di Gerd Müller in Bundesliga di 40 gol in una stagione, con due partite a disposizione per raggiungerlo ed eventualmente batterlo. Anche Kingsley Coman, Thomas Müller e Leroy Sané si sono iscritti al referto dei marcatori, e Jamal Musiala ha sfornato una grande prestazione. Unica macchia nella gara dei bavaresi l’espulsione del 18enne francese Tanguy Kouassi al 75esimo.
È il nono Meisterschale consecutivo per il Bayern, il suo 30esimo titolo di Bundesliga  e il suo 31esimo campionato tedesco in totale. È il settimo trofeo per Hansi Flick in una stagione e mezza da allenatore del Bayern, prima della partenza alla fine della stagione. "Abbiamo eguagliato il record della Juventus di nove titoli nazionali di fila e la prossima stagione abbiamo la possibilità di fare qualcosa che nessuna squadra su questo pianeta ha mai raggiunto e di vincerne dieci" così ha detto Oliver Kahn, leggenda e prossimo direttore esecutivo a partire da gennaio. Ora comincerà l’era Nagelsmann, che porterà anche ad un cambio di rotta nella gestione della rosa, dando spazio più ai giovani talenti del settore giovanile e qualche addio illustre, come Alaba e Boateng. Ma l’inseguimento del decimo consecutivo sarà un grande stimolo.

Borussia in top 4 Il Dortmund era partito alla grande contro l'RB Lipsia e portandosi in vantaggio per 2-0 subito dopo l'intervallo grazie ai gol di Marco Reus e Jadon Sancho. Ma poi, come al solito in questa stagione, hanno spento completamente la luce permettendo agli ospiti di rientrare in partita grazie ai gol di Lukas Klostermann e Dano Olmo. Ma questa volta è arrivato il gol vittoria all’87esimo, ancora con Sancho, alla terza stagione consecutiva con almeno gol e assist combinati. Cinque vittorie consecutive in campionato per i Borussen e top 4 agganciata, un risultato che permetterebbe di un minimo riscattare questa turbolenta stagione. Per di più con l’assenza di Erling Haaland, il cui infortunio lo tiene in dubbio per la finale di Coppa di Germania ma che ha seguito appassionatamente in compagni, con tanto di telecamera fissa dedicata, ma Sancho ha ricordato tempestivamente che il Dortmund possiede più di un attaccante generazionale.

Scivola l’Eintracht Francoforte L’Eintracht nella gara della domenica aveva la possibilità di rispondere al sorpasso del Borussia ospitando il sempre ostico Mainz di Bo Svensson. Da quando il danese è l’allenatore dela club di carnevale ha rimontato la classifica avversa e trovato una grande organizzazione di gioco. E dopo 11 si sono portati in vantaggio con un gran diagonale di Onisiwo. La risposta dell’Eintracht per il resto della gara è stata molto timida con un'unica occasione nel primo tempo con Andre Silva, sventato da un grandissimo intervento in recupero del centrale olandese St. Juste che meriterebbe di entrare nei nastri da far vedere ai bambini nelle scuole calcio. Solo all’85esimo le Aquile sono riuscite a pareggiare con un pazzesco gol dell’australiano Ajdin Hrustic, in grado da seduto per terra al centro dell’area di sfoderare un pallonetto che si infila all’incrocio sinistro. Il gol rinvigorisce l’Eintracht, ma non riesce a trovare il gol vittoria, per quanto Silva ci sia andato ancora vicino, e quindi ora si ritrovano a inseguire il Borussia e la Champions Leaguecon un punto da recuperare nelle ultime due gare. Per il Mainz invece è un punto che lo salva matematicamente, ora ne serve un altro per evitare il play-out con certezza.

Il Wolfsburg resta terzo Al contrario il Wolfsburg mantiene la terza posizione regolando in casa l’Union Berlino per 3-0. Protagonista assoluto il trequartista croato Josip Brekalo con una tripletta. Il Wolfsburg allunga a 3 punti la distanza con il quinto posto e grazie alla differenza reti migliore rispetto a quella dell’Eintracht, salvo goleade potrebbe permettersi di perdere una delle due sfide contro Lipsia e Mainz che gli rimangono.

Mesto Leverkusen Chi invece ha perso definitivamente il treno per la Champions League dell’anno prossimo è il Bayer Leverkusen che non riesce a strappare qualcosa di meglio dello 0-0 a Brema contro il Werder. In particolare ha sprecato due occasioni: in una Writz aveva realizzato in evitabile posizione di fuorigioco mentre nella seconda Wendell aveva calciato addosso al portiere Pavlenka a tu per tu con lui in seguito di una splendida manovra. Il Werder guadagna un punticino contro un’avversario più forte, ma resta sembra una sola posizione sopra la retrocessione, con un solo punto di vantaggio.

Zona salvezza - Partita e situazione di classifica drammatica per il Colonia, che esce sconfitta per 4-1 in casa contro il più tranquillo Friburgo. Tra il 18esimo e il 20esimo la squadra con un caprone sullo stemma ha subito l’1 e il 2-0 di Pedersen e Demirovic con tanta sbadataggine facendo capire che sarebbe stato un pomeriggio in salita. Nel secondo tempo Sebastian Andersson aveva accorciato le distanze e le speranze di rimonta, poi vanificate dall’errore di Ondej Duda dal dischetto. In pieno recupero il Friburgo ha arrotondato il parziale con altri due gol firmati da Vincenzo Grifo e Johnathan Schmid, sfruttando gli altri spazi lasciati dalla difesa del Colonia. A due giornate dalla gli uomini di Funkel si giocheranno la salvezza nello scontro diretto contro l’Hertha in programma sabato prossimo. Proprio i berlinesi avevano già uno scontro diretto a disposizione questa giornata, quello contro l’Arminia Bielefeld. Ma nonostante le buone occasioni create da una parte e dall’altra non si è andati oltre lo 0-0, con la più grande chance capitata ai berlinesi tirata da Cordova stampatasi sul palo. L’Arminia è al momento al terz’ultimo posto valevole il playout, un punto sopra il Colonia e uno sopra Werder e Hertha. L’Hertha però ha una gara a disposizione in più per salvarsi, ovvero il recupero di mercoledì sera contro lo Schalke, da vincere tassativamente per arrivare al match con il Colonia con più margine di errore. Nella lotta c’è anche l’Augsburg, che nell’anticipo del venerdì è uscito sconfitto a Stoccarda per 2-1 e ora è 13esimo con soli 3 punti di vantaggio sull’Arminia. Niedelechener era riuscito a rispondere al vantaggio della squadra della Mercedes targato da Forster, ma nonostante un grande sfrozo offensivo non hanno realizzato altro venendo ulteriormente beffati da Kalajdzic, al quindiceismo gol stagionale. Infine il già retrocesso Schalke si presentava ospite dell’Hoffenheim, una delle poche squadre contro cui era riuscita a battere nell’ultimo anno e mezzo. Dopo 45 minuti sembrava si potesse replicare quel successo in virtù del 2-0 firmato da Uth e Mustafi. Ma nel secondo tempo l’Hoffenheim ha ampiamente ribaltato il doppio svantaggio, vincendo la gara per 4-2 con gol di Kramaric, Akpoguma, Baumgartner e Bebou. Era tranquillo da un po’, ma con questo risultato l’Hoffenheim ha acquisito l’aritmetica certezza della salvezza.