L'ultima di Bundes, tra lacrime e addii: dramma Werder, impresa Arminia, fino ai saluti di Alaba, Boateng e Khedira

a cura del nostro corrispondente Alessandro Giura

Sembrava non dovesse succedere, ma mai sottovalutare la caparbietà di Robert Lewandowski. Con un gol in pieno recupero l’attaccante ha riscritto record e annali come miglior marcatore di sempre del Bayern Monaco e della Bundesliga con il suo 41esimo gol stagionale sabato contro l’Augsburg. Un record rimasto fermo per mezzo secolo, stabilito da un altro leggendario attaccante del Bayern, Gerd Müller. "Der Bomber" ha segnato 40 gol in una campagna sensazionale nella stagione 1971-72, proprio quando la leggenda tedesca era all'apice del suo prime. Era un record che sembrava destinato a durare per sempre, ma alla fine è stato battuto. "Non ho parole per descriverlo", ha detto Robert dopo la vittoria per 5-2 del Bayern sull'Augsburg sabato. "Quando provi a segnare per più di 90 minuti e semplicemente non succede e poi con l'ultimo calcio della partita segni, allora è assolutamente incredibile. Sono molto felice. Questo è sicuramente un punto culminante della mia carriera". L'Augsburg sembrava aver tenuto a bada l'attaccante polacco in un inconsueto pomeriggio dove non riusciva a entrare nel tabellino dei marcatori nonostante il Bayern fosse in vantaggio per 4-2. Gli si era messo contro il portiere connazionale Rafal Gikiewicz, ma quando al 92esimo non è riuscito a trattenere un tiro di Leroy Sane all'ultimo minuto, non è riuscita a contrastare la rapacità di Robert sul pallone, poi insaccato in rete. "È stato difficile per me rimanere paziente, ma continuavo a credere che la situazione giusta potesse arrivare e dovevo farmi trovare pronto. Devi lottare per un record. Non è stato facile. Voglio ringraziare la squadra perché fanno parte di questo record. È un momento speciale, un momento storico" ha concluso l’attaccante. Ora per la leggenda del Bayern c’è un altro record sempre detenuto da Müller nel mirino: quello di miglior realizzatore assoluto nella storia della Bundesliga.
Gerd è a quota 365, distante 88 gol. A 32 anni, se non andrà incontro ad infortuni, con questa mentalità può tranquillamente farcela.

Una salvezza che sa di impresa per l’Arminia Alzi la mano chi l’avrebbe detto a inizio stagione. Li davano tutti per spacciati, una comparsata. rosa limitata, un allenatore esordiente poi sostituito a sorpresa. Pochissimo talento, vittorie spesso a caso. E invece l’Arminia Bielefeld è riuscita a salvarsi, la vera grande sorpresa di questa stagione. Lo fa grazie al suo capitano, Fabian Klos, che realizza con freddezza il rigore dell’1-0 contro lo Stoccarda, risultato poi messo in cassaforte dal 2-0 di Ritsu Doan. Dopo 11 anni lontano dalla massima serie, il Bielefeld si è assicurato la seconda stagione consecutiva tra l'élite tedesca. Klos è stato nel club per 10 di questi anni, vivendo anche due retrocessioni in 3. Liga. Le sue lacrime a tempo pieno hanno dimostrato quanto questo significhi questa salvezza per lui e per il club.

Dramma Werder Se a Bielefeld si festeggia, a Brema l'atmosfera non avrebbe potuto essere più diversa. C'erano lacrime, ma a differenza di quelle di Klos, non erano lacrime di gioia. La sconfitta interna per 2-4 del Werder contro il Borussia Mönchengladbach è stata l'ultimo chiodo nella bara per una squadra il cui calo è stato netto negli ultimi mesi. Il Werder non vince una partita di campionato dal 10 marzo, perdendo da allora 10 delle 11 partite. Quella scioccante fase di forma li ha visti trascinati nella lotta per la retrocessione che è costata il posto  all'allenatore Florian Kohfeldt alla vigilia di questa partita decisiva per il club. La leggenda del club Thomas Schaaf non è riuscito comunque riuscito a fare miracoli nell'ultima spiaggia. Il Borussia si era addirittura portato avanti per 4-0 in appena un ora di gioco con gol di Stindl, Thuram, Bensebaini e Neuhaus. E mentre il Werder provava a riaprire la gara trovando i gol di Rashica e Fullkrug, quasi in contemporanea il Colonia trovava il gol che li condannava alla retrocessione. Una situazione non certo clamorosa, il club 4 volte campione di Germania aveva già giocato lo spareggio per salvarsi la scorsa stagione e da diverse soffriva per salvarsi. Spareggio che a questo punto giocherà il Colonia, contro l’Holstein Kiel. In un clima molto teso, visto il derby casalingo con lo Schalke 04, il gol di Bornauw all’86esimo ha permesso ai Caproni un’ulteriore occasione per salvarsi. Come detto, sarà il Kiel a sfidarlo, in virtù del braccino mostrato nell’ultima di Zweite Liga contro il Darmstadt, che ha permesso a Bochum e Greuther Furth di tornare in Bundesliga a sostituire Schalke e Werder. Due nuove compagini entusiasmanti per la Bundes.

Union in Conference League L’Union Berlino è riuscito a qualificarsi per la Europa Conference League battendo il Lipsia per 2-1 in rimonta grazie ad un gol di Max Kruse nel recupero. È la prima squadra ad aver giocato sia nel campionato della Germania Est che in uno della Germania unita a qualificarsi per una competizione europea tramite un piazzamento in campionato (ci erano già riusciti nel 2002 in quanto finlisti di coppa di Germania che garantiva un posto in Coppa Uefa). Un traguardo storico per questa squadra, che ad un certo punto della stagione sognava anche la qualificazione in Champions. Sperava di qualificarsi il Friburgo, ma ha perso 3-1 contro l’Eintracht Francoforte di Andre Silva, che su rigore ha segnato il suo 28esimo gol stagionale.

Un sabato di Bundes ricco di grandi addii È stato un sabato di addii. In primis quelli rumorosi di Alaba e Boateng al Bayern, che ha deciso di non rinnovare il contratto di questi due perni del loro decennio di successi, ma non senza conceder loro un tributo e versato qualche lacrima. Cercheranno successi altrove. Chi ha deciso di non cercarne più è Sami Khedira, che ha giocato la sua ultima partita in carriera nella sconfitta del suo Hertha Berlino contro l’Hoffenheim. Sostituito al 75 da Dirkner, ha ricevuto l’omaggio di tutti i suoi compagni che al momento del cambio indossavano ogni maglia che Sami ha indossato in carriera, tra Stoccarda, Real Madrid e Juventus. Giornata di addii anche a Dortmund dove il Borussia ospitava il Leverkusen. La partita è finita 3-1 per i giallo-neri grazie alla doppietta di Haaland e il gol di Reus, ma gli interessati speciali erano Lukas Piszcek e i fratelli Bender, Sven e Lars tutti all’ultima gara in carriera. Sven, che ha giocato per entrambi i club coinvolti, ha potuto celebrare l’addio al calcio segnando un calcio di rigore e venendo subito dopo sostituito dal fratello. Tutti questi sono stati giocatori che hanno segnato la crescita della Bundesliga e del calcio tedesco, ed è un peccato che non abbiano potuto godere anche dell’affetto dei tifosi allo stadio