Soliti rimpianti e fragilità. Non basta la rimonta dell'Inter a Madrid, una rimonta firmata Lautaro e Perisic, croato ritrovato e sicuramente più incisivo da mezza punta. Male ingenuità e dettagli nella prima frazione: clamoroso il retropassaggio folle di Hamiki per Benzema, se vogliamo anche di più il raddoppio di Ramos stramega colpevolmente fatto saltare da solo. Ciononostante, contro un Real particolarmente modesto, palesemente a fine ciclo, la gara era tornata sui binari giusti: Lautaro sfiora il 3-2, Inter coraggiosa, ma troppo, troppo perchè disattenta, bastano Vinicius e Rodrygo per cambiare la partita, assist del primo per l'ex gioiellino del Santos e 3-2 definitivo. La ricetta era compattezza, astuzia, malizia, nei momenti chiave. Conte invece adesso sembra diventato l'opposto: coraggioso sì, ma fragile. Fragile al secondo anno di progetto. Clamoroso 6-0 Gladbach con lo Shakhtar col Gladbach: adesso la missione ottavi diventa complicatissima. Ci sarebbe la solita Europa League, ma resta tremendamente deludente una società che lascia Spalletti, prende Conte, e ciononostante va sempre puntualmente fuori alla fase a gironi.
Ancora peggio l'Atalanta, ma certe scoppole secondo Gasp sono salutari: 5-0 Liverpool a Bergamo, tripletta di Diogo Jota, decisivo e incontenibile, specialmente in questo periodo. Calcio perfetto per esaltarne le sue caratteristiche, ala pragmatica e perfetta. E ciò dovrebbe far riflettere tra la differenza tra calcio italiano e quello britannico.
6-2 del Bayern a Salisburgo, affonda ancora il Marsiglia di Avb che crolla 3-0 a Oporto. City in scioltezza, girone appunto tranquillo: 3-0 all'Olimpiacos e gran football spensierato.