Il Milan sogna, l'Inter risponde: corsa Scudetto straordinaria, e più viva che mai

Corsa Scudetto straordinaria. E più viva che mai. Già, come titoliamo. Perchè il Milan sogna, spreca ma vince, battendo 1-0 la Fiorentina, per un entusiasmo dilagante, quello di San Siro. Ma i Campioni in carica rispondono presente, sbancando Udine, e restando a 2 lunghezze dai rossoneri. 

SAN SIRO Una Fiorentina in piena corsa europea, quella dell'ex Jack Bonaventura, non resta mai avversario banale. Anche perchè Italiano va considerato tra i tecnici emergenti più sorprendenti ormai da anni del panorama nazionale. Ma la Viola concede, si sa. E al Milan la pressione, quella vera. Ma sospinti da un fantastico pubblico rossonero, i ragazzi di Pioli sprecano sì, ma quando Terracciano regala palla Leao stavolta non perdona, timbrando uno dei gol più pesanti della stagione rossonera. 1-0 Milan, che sogna. Ancora ad occhi aperti. Con 7 punti sarebbero campioni, Pioli lo sa. Ma gasatissimo, ringrazia e contraccambia l'affetto della Curva, per un pomeriggio comunque vada la stagione da ricordare, per il popolo milanista. 

RISPOSTA Dopo la vittoria del Milan (si può discutere perchè non giochino in contemporanea le uniche due rimaste nella corsa al titolo), l'Inter mostra maturità e risponde alla grande. Tre punti pesanti ad Udine, necessari per restare in scia rossonera. Apre Perisic, sempre imperioso balisticamente su corner. Raddoppia Lautaro. Nella ripresa riaccorcia l'Udinese ma non basta: 2-1 nerazzurro. Inzaghi esulta, a ragione. Non era gara semplice: Udine già salva, sì, ma in forma e gran spolvero, solo 4 giorni fa reduce dai 4 fischioni al Franchi di Firenze che minacciano più di ogni altro risultato, la corsa al sogno europeo della Viola di Italiano. 

JUVE OK Vince la Juve, nell'anticipo di pranzo. Battendo il primo Venezia di Soncin, subentrato a Zanetti, ormai spacciato. 2-1, ma senza brillare. Doppio Bonucci, pensate. Vlahovic continua a non segnare e sostituito, fa tutto tranne che evitare di mostrare il suo scetticismo. Fatto sta che vince comunque Allegri, che blinda ogni discorso Champions. Quarto posto in cassaforte, adesso l'obiettivo diventa la finale di Coppa Italia, in programma l'11 maggio a Roma contro i rivali di sempre, proprio l'Inter di Inzaghi.