Serie A, ecco sosta e lungo inverno: Spalletti sontuoso, classifica finale

11sima vittoria consecutiva. Un rullo compressore. Un rullo di bellezza: non soltanto nelle storiche notti di Champions, ma pure in campionato. Dove i numeri fanno impressione, 13 vittorie e 2 pareggi, 41 punti su 45, ambiente rilanciato all'inizio e poi spiegato a gonfie vele. Fa impressione il Napoli di Spalletti, che chiude questa prima fase da solo in testa sopra 8 lunghezze sul Milan. Rossoneri che tra assenze e infortuni hanno comunque realizzato lo stesso rendimento della passata stagione a questo punto novembrino del campionato, ma avvio di stagione comunque super positivo viste le gesta europee. Nel complesso il problema delle ambizioni scudetto del Milan si chiama solo Napoli, complice rendimento fantascientifico azzurro.

Ha deluso e non poco l'Inter, nonostante l'orgoglio sul Barca in Champions e la qualificazione in un girone di ferro, additata da molti come la più forte ad inizio stagione: mai avuto Lukaku a disposizione, ma 5 sconfitte in 15 gare sono veramente troppe. A Torino la Juve di Allegri ha saputo rilanciarsi nel finale, malgrado vicende europee: 6 vittorie consecutive, nemmeno un gol concesso, terzo posto in classifica a due punti dal Milan. Molto bene la Lazio di Sarri, che chiude quarta con l'Inter, sopra i concittadini giallorossi, battuti tra l'altro 1-0 nell'attesissimo derby della capitale. Qualche punto in meno per la Roma di Mourinho, comunque a pochi punti dalla bagarre Champions: polemiche, rendimenti al di sotto e poca offerta di gioco evidenziata in questa prima fase di stagione.

Atalanta più solida all'inizio, troppe sconfitte però nelle ultime settimane, cammino simile all'Udinese di Sottil, forse la vera rivelazione più grande di inizio stagione. E se la Fiorentina ha faticato a distribuire le proprie energie tra impegni europei e campionato, bene il Toro e male il Sassuolo, evidentemente pesantissima l'assenza di Berardi fuori ormai da metà settembre. 

Corsa salvezza che ricalca gli ultimi anni, troppi pochi punti, una quota nettamente più bassa degli storici 40 diventa prospettiva facilmente ipotizzabile anche quest'anno. Le grandi deluse sono Verona e Sampdoria, in piena zona rossa. Perchè la Salernitana ha dato continuità, Empoli e Lecce sono riuscite a scappare, il Monza dell'ambizione chiamata Berlusconi e Galliani ha completamente sterzato con la scommessa stravinta, quella chiamata Palladino. Ma se il Verona non ha saputo sopperire alle partenze di un attacco come Barak, Caprari e Simeone, ancor più clamorosa una Sampdoria che sembra assorbire in toto le incertezze societarie, visto che Giampaolo e Stankovic manovra e realizzazioni completamente inesistenti e finale d'autunno desolante, trafitta tra Fiorentina, Torino e Lecce tramite zero gol e zero punti. Adesso salvarsi diventa un'impresa, un peccato per piazze così storiche e blasonate. 

CLASSIFICA FINALE 

Napoli 41

Milan 33

Juventus 31

Inter 30 

Lazio 30 

Atalanta 27

Roma 27

Udinese 24

Torino 21

Fiorentina 19

Bologna 19

Salernitana 17 

Empoli 17 

Monza 16

Sassuolo 16 

Lecce 15

Spezia 13

Cremonese 7

Sampdoria 6

Hellas Verona 5