Aspettando Atletico Madrid-Juventus: obiettivo riscatto per i bianconeri dopo Firenze

Stefano Squillace

Ci siamo finalmente. Ricomincia la competizione più bella e più prestigiosa per club al mondo. Ricomincia la corsa alla coppa dalle grandi orecchie. Ricomincia la Champions League. E ricomincia anche il sogno della Juventus, anche se ormai in questi ultimi anni, specie dopo l’arrivo a Torino del “Re della Champions”, del più forte al mondo, Cristiano Ronaldo, non è più un sogno ma, come detto anche dal Presidente Andrea Agnelli l’anno scorso, un obiettivo. Da 23 anni, dopo la finale vinta contro l’Ajax ai rigori nel 1996, la coppa dalle grandi orecchie non torna a Torino dopo essere stata, in questi ultimi 23 anni, accarezzata per 5 volte nelle finali purtroppo perse contro Borussia Dortmund nel ’97, Real Madrid nel ’98, Milan nel 2003, Barcellona nel 2015 e di nuovo Real Madrid nel 2017, nella quale segnò due reti proprio Ronaldo. Anche quest’anno i bianconeri sono tra i favoriti per la vittoria della Champions però, come purtroppo insegna la storia della Juventus in questa competizione, è un dato da considerare molto relativamente dato il rapporto assai “conflittuale” dei bianconeri con questa competizione, che si è visto specie in questi ultimi anni di dominio in Italia, in particolare l’anno scorso con l’arrivo di CR7, quando era la favorita principale per la vittoria finale, venendo invece inaspettatamente eliminata dall’Ajax ai quarti di finale. Dunque per il 24° anno consecutivo ricomincia la corsa della Juventus alla conquista della Champions, quest’anno finale a Istanbul. E la corsa riparte dal Wanda Metropolitano di Madrid, dove ad attendere la squadra di Maurizio Sarri, che in Europa la scorsa stagione ha vinto l’Europa League con il Chelsea, ci sarà l’Atletico del Cholo Simeone, eliminato l’anno scorso agli ottavi di finale dopo la remuntada a Torino con tripletta di Ronaldo.  La Juventus arriva a questa partita, già molto importante seppur la prima di un girone che potrebbe presentare non poche difficoltà con anche Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca, con tante perplessità dopo lo 0-0 di Firenze in cui ha fatto più di un passo indietro dopo la prestazione contro il Napoli. Al Franchi è apparsa nettamente in calo dal punto di vista fisico, con l’infortunio di Douglas Costa dopo solo 8 minuti per lesione muscolare, sicuro assente contro l’Atletico Madrid, e di Pjanic verso la fine del primo tempo, in dubbio per Madrid, e senza un minimo di gioco, soffrendo per lunghi tratti la Fiorentina. Insomma è stata lontana parente di quella vista contro i partenopei per un’ora di gioco. L’alibi delle temperature molto alte e del campo più secco reggono fino a un certo punto perché a quelle temperature e su quel campo giocava anche la Viola caro Maurizio. Contro l’Atletico Madrid la probabile formazione di Sarri sarà un 4-3-3 con Szczesny in porta, in difesa Danilo e Alex Sandro sulle fasce con centrali Bonucci e De Ligt, ancora deludente contro la Fiorentina. A centrocampo, in caso di forfait di Pjanic, al posto del bosniaco giocherà Bentancur, già provato nel ruolo di centrocampista basso proprio Sabato scorso, con Khedira e Matuidi. In attacco tridente con Ronaldo, praticamente inesistente contro la Fiorentina, Higuaìn e Bernardeschi. Attenzione però alla possibile presenza anche di Dybala dal primo minuto, apparso visibilmente molto deluso al Franchi per l’ennesima panchina e per non aver giocato nemmeno un minuto, il cui inserimento tra gli 11 titolari potrebbe portare Sarri a un cambio di modulo tornando al suo “vecchio” 4-3-1-2, facendo agire la Joya in uno dei suoi ruoli preferiti in cui rende al meglio, da trequartista, alle spalle di Ronaldo e Higuaìn. Ora contro i colchoneros serve subito una reazione, perché una Juventus come quella vista a Firenze, contro l’Atletico non può e non deve ripetersi, visto l’avversario, vista la qualità della rosa bianconera e visto il motivo per cui è stato scelto Sarri come sostituto di Allegri, il gioco.